La città con gli occhi dei bambini: nel Salone de' Dugento il sindaco Domenici, il presidente Brasca e l'assessore Lastri hanno risposto a domande, curiosità e proposte degli alunni di elementari e medie
Voglia di verde e giardini, di spazi dove poter giocare e di un ambiente in generale meno inquinato, ma anche curiosità per quello che in città sta cambiando e per i problemi di tutti i giorni, dalla necessità di parcheggi ai marciapiedi "sporcati dai cani", dalle piste ciclabili fino ai grandi temi sui diritti dei bambini, la prevenzione degli abusi, le adozioni, il ruolo della scuola. Oltre 120 bambini dell'elementare Kindergarten e della media Dino Compagni hanno "animato" stamani il Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio, prendendo posto negli scranni riservati ai consiglieri comunali, per discutere delle loro esigenze e proposte con il sindaco Leonardo Domenici, il presidente del Consiglio comunale Alberto Brasca, l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri. Un vero e proprio fuoco di fila di domande ha investito gli amministratori durante l'incontro, organizzato dalla sezione fiorentina dell'Unicef, rappresentata dalla presidente Sandra Buyet. E, alla fine, viste le tante domande e curiosità e la volontà di confrontarsi, è stato deciso di sviluppare ancora di più il percorso di ascolto tra i bambini, il mondo della scuola e gli insegnanti e gli amministratori con una serie di incontri a cadenza periodica."Gli incontri con le scuole sono uno dei momenti più piacevoli dell'attività di sindaco ha detto Domenici e negli ultimi anni sono state numerose le iniziative per costruire un legame più stretto tra i ragazzi e la città, tra la scuola e il territorio. I bambini sono cittadini di oggi e non solo del futuro e possono impegnarsi per rendere migliore la città con le loro proposte e anche con la loro fantasia".E' stato il presidente del Consiglio Alberto Brasca ad aprire l'incontro, una sorta di seduta straordinaria del "Consiglio dei bambini", attivo da anni a Firenze su iniziativa dell'assessorato alle pubblica istruzione, perché, ha sottolineato Brasca "una città migliore è una città più vicina ai bisogni ed alle esigenze di tutti, anche dei più piccoli". "La Firenze che voi sognate - ha spiegato Brasca - è una città dove poter giocare, dove ci sono tanti spazi verdi ed impianti sportivi. Dove ci sono scuole e le mamme vedono soddisfatte le loro esigenze. E' vero che questa è una città complicata, che ci sono il traffico e lo smog. Noi cerchiamo di porvi rimedio ascoltando anche voi, le vostre legittime richieste".Poi la prima tornata di domande, in grande parte dedicate alle tematiche dell'ambiente, dell'inquinamento, della mobilità e della sicurezza che hanno interrogato sindaco e assessore su cosa si può fare per innalzare la qualità della vita in città. Il sindaco Domenici ha raccontato ai bambini alcuni dei progetti in questo senso, a partire dalla costruzione di nuovi parcheggi, soprattutto interrati, fino alla costituzione di un fondo per agevolare l'acquisto dei veicoli elettrici che vede Firenze al secondo posto per numero di veicoli completamente ecologici circolanti, a tutte le iniziative mirate a fare in modo che i bambini, ma anche le famiglie e gli anziani, possano riappropriarsi degli spazi della città e viverli completamente. In questo senso un'iniziativa che sta raccogliendo particolare successo è quella dei percorsi pedonali sicuri con i quali i bambini possono raggiungere le scuole da soli e a piedi.La scuola e la possibilità di aprirsi ad altre realtà, infine, è stato un altro degli argomenti "forti" della chiacchierata con gli amministratori e c'è stato anche chi si è chiesto se i bambini fiorentini frequentano tutti la scuola. "Sì, tutti i bambini vanno a scuola ha detto l'assessore Lastri e nel corso dell'ultimo anno scolastico sono state appena 21 le segnalazioni di bambini che non hanno frequentato le lezioni su una popolazione di circa 20mila studenti delle scuole elementari e medie della città. Le nostre classi accolgono anche un'alta rappresentanza di bambini stranieri e abbiamo attivato da anni i centri di alfabetizzazione per aiutare gli alunni che non sono italiani a inserirsi con profitto nelle classi".Durante l'incontro si è parlato anche dei progetti, tra i quali "Poke ma regole" e il "Villaggio dei diritti", delle "Chiavi della città", il programma con cui ogni anno l'assessorato alla pubblica istruzione offre alle scuole oltre cento occasioni di formazione e di conoscenza in collaborazione alle varie realtà operanti sul territorio. (vp)Segue foto Cge