In cammino per la legalità: a Terra Futura le scuole incontrano le associazioni che combattono le mafie. Progetti in classe grazie alle Chiavi della città
Il progetto di una banca "diversa", "capace di mettere il denaro al servizio della persona", il sogno di "liberare" la terra e la sua gente dalle mafie, l'esigenza, prioritaria, della giustizia. Hanno ascoltato in silenzio testimonianze, racconti, esperienze ed appelli oltre 300 studenti delle scuole elementari e medie fiorentine che stamani hanno partecipato, nell'ambito della mostra-convegno Terra Futura in corso alla Fortezza da Basso, all'incontro, moderato dall'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, intitolato "In cammino per la legalità e la giustizia sociale: liberarci dalle spine". Un cammino, appunto, che le scuole di Firenze non hanno iniziato oggi, ma che, grazie ai progetti sulla legalità delle Chiavi della città, l'iniziativa dell'assessorato alla pubblica istruzione che offre ogni anno oltre 100 possibilità formative, viene portato avanti da anni con incontri e confronti con rappresentanti del mondo dell'associazionismo.Con il progetto del "Salvadanaio dei diritti" i ragazzi sono stati accompagnati dagli insegnanti e dagli operatori dell'Associazione per promuovere la legalità (Apple) in un viaggio per capire il valore del denaro e l'uso che ne viene fatto, i meccanismi del consumismo e il ruolo della pubblicità, il ciclo della finanza, le regole del mercato, il consumo critico, l'ineguale distribuzione delle risorse nel mondo e le prerogative del commercio equo e solidale. Le scuole che hanno partecipato sia al progetto che al convegno sono le medie "A.Di Cambio Beato Angelico", "D.Compagni Mazzanti", "Machiavelli Papini", "P.Della Francesca Pirandello Gramsci", "Poliziano Guicciardini" e "Rosai Calamandrei"."Il lavoro dei bambini, degli insegnanti ma anche delle famiglie sul tema della legalità ha ricordato l'assessore Lastri è nato da un impegno continuo e approfondito mirato a conoscere la realtà e a cercare stili di vita che siano rispettosi di tutti e che promuovano una maggiore giustizia ed equità sociale. Un valore particolare è stato attribuito alla memoria delle stragi del '93 con le quali la mafia ha condotto la sua offensiva anche in Toscana, perché nessuno dimentichi e ognuno porti avanti la cultura della legalità".Stamani sono stati, in particolare, don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Calogero Parisi, presidente della cooperativa "Lavoro e non solo" e Gabriele Giulietti, vice direttore di Banca Popolare Etica a raccontare ai ragazzi la fatica, ma anche l'orgoglio e la speranza di realizzare una rete di cooperative sociali impegnate nella produzione di grano, pomodori, legumi, fichi d'india e altri prodotti nelle terre confiscate alle mafie. Il primo progetto finanziato da Banca Etica è stato, infatti, proprio la creazione di una scuola di agraria nella tenuta che fu di Totò Riina a Corleone. E ancora: nella Locride dai primi cinque ragazzi che anni fa partirono con un progetto di cooperativa sociale nelle terre confiscate alle organizzazioni criminali sono ora diventate 17 le cooperative, con 150 persone che vi lavorano.Da esperienze come queste sono nati i prodotti delle cooperative che aderiscono a "Libera" e oggi, al termine del dibattito, i ragazzi hanno condiviso la focaccia fatta con la farina prodotta dalle cooperative di Corleone e preparata dalla Polisportiva "Scarcerarci" all'interno dell'Ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo e dai giovani della comunità di accoglienza "Oasi". La Confesercenti di Firenze ha cofinanziato il progetto "Liberarci dalle spine", accogliendo nei negozi afferenti all'associazione circa 12 tonnellate di farina prodotta nelle terre sottratte alle mafie."Abbiamo già iniziato con le scuole anche un percorso di consapevolezza su questo fronte ha concluso l'assessore Lastri utilizzando nelle mense scolastiche solo prodotti biologici, con una percentuale che in alcuni casi sfiora il 90% dei cibi distribuiti, e con una particolare attenzione, che intendiamo sviluppare, ai prodotti provenienti dal commercio equo e solidale". (vp)