"La scuola per noi": prospettive a confronto per le materne. Lastri "Attenzione alla continuità didattica e sostegno alla qualità"

"Il tema della continuità educativa tra asilo nido, scuola dell'infanzia ed elementari deve diventare un percorso di lavoro fin dal prossimo anno scolastico: è su questioni come questa che ci misureremo per non fare passi indietro sulla qualità dell'offerta formativa". Così l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri ha aperto stamani nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il convegno "La scuola per noi" dedicato alla scuola dell'infanzia e nell'ambito del quale si è discusso, con insegnanti e docenti universitari, dei problemi e delle prospettive della formazione per i bambini dai 3 ai 5 anni. Nel pomeriggio sono stati affrontati anche i temi dell'affido e dell'adozione, della tutela e del disagio dei minori e della prevenzione che le scuole possono attivare con una opportuna preparazione degli insegnanti, argomento a cui l'assessorato alla pubblica istruzione, in collaborazione con altri soggetti, ha dedicato un corso.Il convegno è stato la tappa successiva, dedicata al confronto e alla riflessione tra operatori del settore, della mostra "Progettando... tra le scuole" che la scorsa settimana ha visto protagoniste all'Istituto degli Innocenti le 32 scuole d'infanzia comunali, con un'esposizione che ha raccolto i lavori degli oltre 2700 bambini, di cui circa 200 stranieri, dai 3 ai 5 anni che le frequentano."Abbiamo tante realtà di sperimentazione nella scuola dell'infanzia comunale – ha spiegato l'assessore Lastri – che sono diventate un vero e proprio sistema: penso alle esperienze educative come quella della progettazione partecipata con i bambini della vita e degli spazi della città, ma anche all'ampliamento delle discipline, che comprendono ora in tutte le materne comunali lo studio dell'inglese o del francese e l'educazione musicale, ma anche alle iniziative di sostegno alla genitorialità".Nelle scuole d'infanzia comunali alle materie ‘tradizionali' si uniscono, appunto, anche le lingue straniere, l'educazione musicale e l'educazione psicomotoria che promuovono nel bambino la comprensione dell'esistenza di più codici espressivi e sviluppano l'attenzione, la capacità di ascolto e la gestione delle emozioni nelle relazioni interpersonali. I frutti di questo lavoro, non a caso, si sono visti nella mostra che ha raccolto elaborati ispirati in grande parte al tema dell'acqua e liberamente personalizzati da ciascuna scuola.Infine, l'assessore Lastri ha ricordato l'importanza sempre maggiore degli enti locali nel rapporto con le scuole insistendo sul fatto che "dobbiamo essere fieri dei percorsi di qualità che abbiamo avviato, ma dobbiamo anche fare in modo che il mondo della scuola, dagli alunni, agli insegnanti, ai genitori sia fortemente protagonista del mantenimento e del sostegno alla qualità". (vp)