A Firenze convegno internazionale sulle nuove tecniche per lo studio e la conservazione delle opere d'arte

Firenze torna capitale della tutela del patrimonio artistico. Oltre duecento scienziati, provenienti da tutto il mondo, si sono dati appuntamento nella Sala Verde del Palazzo Incontri dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e all'Opificio delle Pietre Dure per discutere sulle nuove tecniche per la conservazione e lo studio delle opere d'arte. Al centro del convegno internazionale, organizzato dall'istituto di fisica applicata dell'università di Firenze "Nello Carrara", le cosiddette "tecniche spettroscopiche infrarosse" che permettono di studiare un'opera d'arte senza danneggiarla.«La tecnologia - ha spiegato il professor Giorgio Bonsanti, consigliere comunale e componente della commissione cultura - ci ha permesso di compiere un nuovo, importante passo in avanti: adesso possiamo ottenere importanti informazioni sui materiali di cui sono costituite le opere d'arte attraverso lo studio di particolari grafici che descrivono il comportamento della radiazione elettromagnetica, visibile e infrarossa, quando interagisce, colpendola, con la materia in esame».«È stata realizzata - ha aggiunto Bonsanti - una banca-dati di spettri infrarossi e Raman, dal nome dello scienziato scopritore, di materiali utilizzati nel campo dei Beni Culturali da parte dell'organizzazione internazionale no-profit "IRUG", l' "Infrared and Raman Users Group". Questa organizzazione promuove la divulgazione di questi dati scientifici e della conoscenza, acquisita negli anni, tra esperti a livello mondiale dello studio, della valorizzazione e della tutela del patrimonio artistico internazionale. Questa raccolta, che è in continua evoluzione, contiene al momento più di 1250 spettri di riferimento sia di materiali artistici sia di quelli utilizzati per gli interventi conservativi e di restauro delle opere d'arte, a cui hanno contribuito ricercatori e scienziati appartenenti a più di 50 istituzioni Internazionali rendendo possibile la costruzione di questa indispensabile opera. L'archivio, sviluppato e disponibile su internet, serve anche come veicolo di promozione per nuove collaborazioni a livello internazionale tra vari istituti che operano nel settore. Inoltre, il database viene visto come modello di riferimento per la realizzazione di nuove piattaforme virtuali per lo scambio di dati e conoscenze all'interno delle varie comunità scientifiche-umanistiche».A questo congresso partecipano rappresentanti di Musei, Istituti di Conservazione, Istituzioni Accademiche e di Ricerca provenienti da una ventina di paesi di tutto il mondo, dall'Europa, al Giappone, dal Canada, agli Stati Uniti, al Brasile e all' Argentina.L'evento è stato realizzato grazie alla collaborazione dell'Opificio delle Pietre Dure, l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, l'Associazione degli Industriali della Provincia di Firenze, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e l'Agenzia per il Turismo di Firenze. (fn)