Bilancio, il vicesindaco Matulli: "Troppa confusione sulle consulenze esterne"
E' stato lungo e articolato l'intervento che il vicesindaco Giuseppe Matulli ha svolto oggi in apertura di seduta del consiglio comunale, dedicato alla discussione e approvazione del bilancio di previsione del 2004. Matulli ha ricordato che il bilancio è stato oggetto di un lungo percorso di concertazione: "Un percorso molto difficile ha detto ma molto importante per guadagnare quotidianamente la trasparenza del bilancio stesso. Fin dallo scorso anno abbiamo avviato un processo con le categorie economiche e con i sindacati e quest'anno lo abbiamo allargato anche al Coordinamento dei comitati cittadini". Il vicesindaco ha anche ricordato il rispetto delle date di presentazione del documento ed ha annunciato che anche quest'anno sarà realizzato il fascicolo "Il bilancio per i cittadini".Matulli ha poi affrontato la questione delle consulenze esterne. "Capisco che ci sia una reale difficoltà per capire i termini del problema e credo sia giusto spiegarlo, non tanto per spirito di polemica ma per chiarezza ha detto L'errore è che si mettono insieme consulenze esterne e incarichi professionali, ma si tratta di due cose ben diverse: gli incarichi riguardano il piano triennale degli investimenti, le consulenze invece il bilancio di parte corrente. E' una distinzione importante". "Gli incarichi professionali ha spiegato Matulli - sono quelli che accompagnano le previsioni delle opere pubbliche. Per disposizione ministeriale, ogni progetto deve prevedere incarichi esterni per ogni prestazione professionale, dalla progettazione al collaudo. Solitamente si indica per gli incarichi professionali una previsione di spesa pari al 10 per cento dell'importo dei lavori; previsione che viene però poi valutata solo nel momento stesso in cui viene eseguita l'opera: quindi le cifre di previsione spesso non hanno concreto riscontro nei consuntivi. Voglio aggiungere anche che Firenze, secondo le stime Cresme-Sole 24ore, in Italia è seconda solo a Roma per investimenti in opere pubbliche ed è prima per spesa pro-capite: questo fa ben capire il motivo di una previsione di spesa alta". "Diverso è il discorso per gli incarichi non finalizzati a opere pubbliche ha continuato il vicesindaco - che vengono iscritti nel Titolo II della parte di spesa corrente, dove vanno a confluire svariate tipologie di spesa. Queste sarebbero le vere e proprie consulenze". "Queste prestazioni ha spiegato vengono decise autonomamente da ciascuno dei 94 centri di responsabilità del Comune. E questo non è frutto della organizzazione (o disorganizzazione) del Comune ma della legge Bassanini, che ha diviso la responsabilità politica da quella gestionale, articolando responsabilità e competenze". Matulli ha fatto alcuni esempi: "Pensiamo al Project financing per la tranvia ha detto C'è qualcuno che ritiene che si potessero trovare all'interno dell'amministrazione le competenze per verificare congruità, coerenza e convenienza della proposta? O ancora: siamo i primi in Italia ad aver portato avanti il più rilevante progetto di innovazione tecnologica della pubblica amministrazione, il progetto People e la sezione e-Firenze del progetto e-Government. Questo progetto gestisce 25 milioni di euro e il Comune di Firenze è capofila di 90 comuni, fra cui Roma, Bologna, Venezia, Genova. Per un impegno di questa complessità, avevamo bisogno di misurarci con quanto di meglio offre il mercato della consulenza". "Ecco i motivi delle consulenze esterne - ha detto ancora Matulli Se non li accettiamo, dovrebbe essere rimesso in discussione tutto l'ordinamento della pubblica amministrazione, la stessa legge Bassanini: perché sono i funzionari che si assumono la responsabilità delle consulenze. Certo, è un settore in cui si possono nascondere anche spese non totalmente giustificate, ci sarà bisogno di approfondire, di realizzare un bilancio per centri di costo che si permetterà di guardare meglio di quello di oggi anche agli aspetti più specifici della questione". (ag)