Bilancio, Sgherri (Rifondazione): «Mancano investimenti per risolvere il problema abitativo. Parcheggi scambiatori gratuiti»

«La tendenza in atto è quella di pregiudicare ulteriormente i futuri anni del Comune perché cartolarizzazione e anticipazione di canoni futuri, operazioni di "swap", alienazioni immobiliari e mobiliari, sono operazioni non solo non ripetibili ma che portano ad un impoverimento nei prossimi anni delle casse comunali». E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri intervenendo in consiglio comunale durante il dibattito sul bilancio.«Questi sbagli dell'amministrazione comunale - ha commentato la Sgherri - sono ggravati dalla politica del Governo Berlusconi, nel suo attacco alle autonomie locali, non ha garantito trasferimenti statali adeguati e ha fatto mancare la certezza finanziaria».Secondo la capogruppo di Rifondazione Comunista «il calo demografico, la conseguente diminuzione del numero dei contribuenti ed una pressione fiscale fra le più alte d'Italia, l'invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di servizi, l' "impazzimento" del mercato immobiliare e l'aumento dell'emergenza abitativa, il caro sosta sono le cornici entro le quali ci muoviamo e per le quali il bilancio comunale dovrebbe trovare soluzioni. «Invece - ha rilevato la Sgherri - non ci sono risorse per i nuovi bisogni che stanno irrompendo con forza. La sola risposta della "buona amministrazione" non è sufficiente».«Nella manovra straordinaria per trovare risorse da destinare a priorità diventa dirimente, per esempio, l'assenza di investimenti con risorse proprie nel settore abitativo. Mentre gioco forza si tende a supplire con risorse proprie ai mancati trasferimenti anche con la vendita di patrimonio immobiliare non si considera la casa una emergenza da inserire nell'agenda delle priorità. Si vendono pezzi del patrimonio immobiliare pubblico per un valore 24 milioni di euro ma non si decide nessun investimento con risorse proprie nell'edilizia residenziale pubblica, nell'acquisto di alloggi».«La manovra si quantifica in circa 204 euro ad auto - ha concluso la Sgherri - ma dal momento che quanto previsto dal codice della strada viene annualmente disatteso, ossia di destinare almeno il 50% dei proventi per la manutenzione stradale per il miglioramento della circolazione sulle strade, il potenziamento e il miglioramento della segnaletica stradale, insistere su questo punto non è vessatorio e persecutorio nei confronti dei nostri residenti? E non diventa offensivo per la città tutta lo stato di degrado di troppe strade fiorentine, non sarebbe allora opportuno vincolare parte di quei proventi ai rifacimenti dei manti stradali e delle lastricature? Non è offensivo il divario che viene aprendosi tra le strade "turistiche" ripavimentate a gioiello e la strade dei residenti lasciate al totale degrado? Sarebbe invece doveroso investire parte dei proventi per la realizzazione di parcheggi scambiatori gratuiti alle porte della città proprio per rimuovere l'invasione di macchine posteggiate dove possono. Infine è grave che ancora non siano state trovate le risorse per realizzare l'osservatorio sui servizi pubblici che doveva essere lo strumento con il quale controllare qualità, accessibilità ed efficienza dei servizi. Oggi esiste un problema di priorità democratica: tariffe e sistemi tariffari non devono essere più decisi in totale autonomia dai consigli di amministrazione delle società per azioni perché, trattandosi di servizi pubblici essenziali che qualificano il sistema dello stato sociale locale, devono rientrare in quanto tali nelle funzioni di indirizzo dei consigli comunali». (fn)Questo il testo dell'intervento di Monica Sgherri, capogruppo di Rifondazione Comunista:«"Il collegio dei sindaci revisori raccomanda di valutare ed adottare tutti gli strumenti idonei ad incidere sull'attuale stato di precarietà strutturale, peraltro dovuta anche a variabili non dipendenti della gestione dell'ente, sia sul lato delle entrate che su quello delle spese"Stato di precarietà strutturale del bilancio, questo il segno politico che caratterizza la politica degli enti locali. Sicuramente questo giudizio non riguarda il solo comune di firenze ma è estendibile a tutti i comuni e si caratterizza come problema della finanza locale.Non vi è dubbio che per Rifondazione Comunista la causa principale sia il costante strangolamento dell'autonomia degli enti locali, il costante taglio dei trasferimenti statali, la mancata autonomia fiscale a fronte invece degli aumentati trasferimenti di competenze.Non vi è dubbio che a fronte di incertezza dei flussi, di insufficienza delle risorse per amministrare, il Comune sia a sua volta obbligato a manovre straordinarie e anche irripetibili.Quelle famose manovre che hanno caratterizzato il governodi centrodestra e che unitariamente centro sinistra e Rifondazione Comunista hanno contrastato.Non vi è dubbio che una città come Firenze proprio per il suo carico di presenza turistica ma anche lavorativa per il suo essere capoluogo di provincia e regione, chiede e richiede una legge speciale e la mancata istituzione della tassa di scopo, strumento diverso e più modesto ma che andava in questa direzione, è sicuramente un grave danno per il Comune.Ma in assenza anche quest' anno di uno strumento che supplisca alla ristretta platea contributiva, diventa nuovamente dirimente l'attenzione nell'ambito della scelta di manovre straordinarie di "cosa" individuare e "per che cosa"Perché da qui deriva il segno delle politiche che si mettono in atto in una situazione di estrema difficoltà.Ed allora dobbiamo essere consapevoli che la tendenza in atto è quella di pregiudicare ulteriormente i futuri anni del Comune perché cartolarizzazione e anticipazione di canoni futuri, operazioni di swap, alienazioni immobiliari e mobiliari, sono operazioni non solo non ripetibili ma che portano ad un impoverimento nei prossimi anni delle casse comunali.Per non parlare poi del "come" si arriva a individuare queste manovre straordinarie locali e mi riferisco a scelte sbagliate che potrebbero aprire voragini nelle casse comunali come il sottaciuto caso della vendita dell'AFAM visto che la corte costituzionale, con effetto retroattivo ha dichiarato illegittima la vendita delle farmacie comunali a società distributrici di farmaci, come è avvenuto a Firenze, per ovvi motivi di anti trust. Questa sentenza obbligherà l'amministrazione ad annullare la vendita, con i conseguenti costi non previsti ma già spesi.Ci sono state poiu scelte azzardate come quella del canone di cartolarizzazione dell'acqua, scelta rilevatasi sbagliata visto che l'amministrazione ha dovuto ritirarla e trovare velocemente un'altra soluzione.Ma rispetto al problema principale: manovra straordinaria per trovare risorse da destinare a priorità diventa dirimente l'assenza per esempio di investimenti con risorse proprie nel settore abitativo. Mentre gioco forza si tende a supplire con risorse proprie ai mancati trasferimenti anche con la vendita di patrimonio immobiliare non si considera la casa una emergenza da inserire nell'agenda delle priorità.E così nonostante che si inserisca nel bilancio una ulteriore manovra di 24 milioni di euro di vendita di patrimonio immobiliare e mobiliare nel piano triennale di investimenti non vi sono voci di autofinanziamento per l'acquisto o la costruzione di nuova residenza da destinare all'emergenza abitativa.Si vuol forse sostenere che questa priorità non esiste? Io penso invece che ci sia una inadeguatezza dell'amministrazione comunale che si traduce in assenza di risposte a bisogni emergenti e fondamentali ad un sempre più vasto arco di famiglie fiorentine colpite dal caro affitto, dalla precarietà del lavoro, dalla disoccupazione, ecc.Ed infatti quale è il quadro economico e sociale nel quale si inserisce questo bilancio comunale?- Il costante calo dei residenti a firenze e il conseguente restringimento della platea contributiva, contribuiscono, lo sappiamo, al fatto che la pressione fiscale nella nostra città sia tra le più alte d'Italia- Le quotazioni del mercato immobiliare sia per la vendita che per l'affitto, hanno registrato pesanti aumenti, prevalendo interventi a scopo di investimento, il cosiddetto "il mattone come bene di rifugio" e come evidenziato anche nella relazione previsionale e programmatica, indirizzandosi verso alloggi da frazionare in piccole e piccolissime metrature a scopo di affitto- Contraltare a questo dato poco più di 300 sfratti eseguiti l'anno, numero comunque nettamente superiore al recupero di alloggi/anno del Comune e circa 7.000 sfratti pendenti e le oltre 7.000 famiglie in graduatoria ERP.Il carattere delle entrate straordinarie e come contraltare delle assenze di scelte nel piano degli investimenti determinano un giudizio negativo sostanziale su tutto il bilancio.Cito i titoli più significativi:E' previsto un ulteriore aumento vertiginoso di multe pari a 14 milioni di infrazioni al codice della strada, un aumento in soli sei anni, di oltre il cento per cento. (da 17 milioni di multe nel '99, 24 milioni nel 2001, 26 milioni nel 2002, 30 milioni nel 2003 a 44 milioni nel 2004)La manovra, commentano i quotidiani locali si quantifica in circa 204 euro a macchina. Ma dal momento che quanto previsto dal codice viene annualmente disatteso, ossia di destinare almeno il 50% dei proventi alla rimozione stessa delle cause delle ‘multe', insistere su questa strada non è vessatorio e persecutorio nei confronti dei nostri residenti?E non diventa offensivo per la città tutta lo stato di degrado di troppe strade fiorentine, non sarebbe allora opportuno vincolare parte di quei proventi ai rifacimenti dei manti stradali e delle lastricature? Non è offensivo il divario che viene aprendosi tra le strade "turistiche" ripavimentate a gioiello e la strade dei residenti lasciate al totale degrado? Non sarebbe doveroso investire parte dei proventi per la realizzazione di parcheggi scambiatori gratuiti alle porte della città proprio per rimuovere l'invasione di macchine posteggiate dove possono? E diminuire l'ingresso di macchine in città non sarebbe la vera azione positiva che contribuisce alla diminuzione dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico?Aumento costo dei servizi: Firenze, lo rammentavo all'inizio, è già una delle città dove è più alto il livello di tassazione e seppur sia mitigato è ancora previsto un aumento della pressione fiscale sui servizi invece che diminuireVendita patrimonio per 24 milioni di euro, nessun investimento con risorse proprie nell'edilizia residenziale pubblica, nell'acquisto di alloggi.Infine l'ultimo punto si riferisce alla democrazia e al ruolo dei consigli comunali.Il sindaco, la giunta e la maggioranza del consiglio comunale varando la manovra di bilancio presentano discutono e si assumono politicamente la responsabilità delle scelte. Quanta attenzione viene posta nell'annunciare che non si ritocca l'ICI ad esempio.Questo deve valere anche per i servizi essenziali alla vita dei cittadini, i famosi "beni comuni" che oggi vengono gestiti da società per azioni. Penso che scelte come il "deposito cauzionale" che ha imposto un balzello esoso di 30 euro ad utenza non sarebbe stato approvato se discusso in un qualsiasi consiglio comunale o almeno approvato con molto imbarazzo. Lo stesso dicasi per la determinazione delle tariffe e del sistema tariffario che deve tutelare le fasce più deboli.Sono scelte che non possono più essere delegate a un consiglio di amministrazione di una società per azioni sono scelte politiche che devono tornare ai Consigli elettivi.In questa ottica il Consiglio Comunale ha approvato un importante ordine del giorno per quanto riguarda il servizio idrico integrato, e forse prima della fine del mandato il consiglio approverà la proposta di emendamento allo statuto della commissione affari istituzionali che riconsegna al consiglio il potere di indirizzo e controllo dei servizi pubblici.Credo che l'obiettivo e la priorità che il consiglio comunale si riappropri realmente dei poteri di indirizzo e controllo sia la priorità essenziale pena vanificare anche il ruolo dell'approvazione odierna del bilancio.Ricordo il caso dell'addizionale dell'1% del gas poi destinata agli anziani oltre 75 anni. E' evidente che non posso non condividere la scelta di destinare nuove risorse ai servizi per gli anziani ma obietto che tale scelta l'avrebbe dovuta decidere e indicare un consiglio comunale e non un consiglio di amministrazione di una spa (paradossale sapere la notizia solo dai giornali).Chi ha dato questo indirizo, ripeto, condivisibile, ai nostri rappresentanti nel consiglio di amministrazione? Il problema non è secondario, perché pratiche sbagliate si iniziano sempre con scelte opportune e condivisibili. Ancora più grave perché una tale indicazione e finalità se l'assessore l'avesse presentata al consiglio comunale sicuramente sarebbe stata votata all'unanimità. C'è invece troppa voglia di personalismi e di bypassare il consiglio comunale.E certamente la mancata istituzione dell'osservatorio sui servizi pubblici, voluto all'unanimità dal consiglio comunale ormai da diversi anni la dice lunga sulla difficoltà sostanziale di controllare questi servizi pubblici esternalizzati e sulla difficoltà reale di riappropriarsi della funzione di controllo che gli è invece assegnata.Come credo che il prossimo mandato amministrativo debba porsi concretamente l'obiettivo di introdurre modalità certe per il bilancio partecipativo.Ma ad oggi, sempre a proposito di partecipazione anche lo strumento della concertazione, fortemente rivendicato come metodo dal centro sinistra, è rimasta fermo al palo: una sola convocazione l'anno delle categorie economiche e a pochi giorni dall'approvazione del bilancio, èsolo un appuntamento formale, di facciata ma niente ha a che fare con processi concreti di condivisione delle politiche di bilancio finalizzate ad una equa redistribuzione dello sviluppo e degli investimenti».