Aeroporto, Barbaro (DS): «La priorità va al riequilibrio ambientale»
«Per quanto riguarda l'attuale fase di vita dell'aeroporto "AmerigoVespucci" la priorità non può che essere quella del riequilibrio e della compatibiltà ambientale dell'infrastruttura e delle operazioni di volo».Questo il giudizio di Antongiulio Barbaro, consigliere comunale DS e membro della commissione ambiente e trasporti di Palazzo Vecchio, attorno alle illazioni sul prolungamento della pista di volo e di una nuova pista parallela all'asse autostradale.Secondo Barbaro «ipotesi di modifiche infrastrutturali, ulteriori rispetto a quanto stabilito nel piano di sviluppo che ha ricevuto un giudizio positivo con numerose prescrizioni da parte del Ministero dell'Ambiente, possono essere oggetto di proposte da parte dei soggetti più vari, compresa "Aeroporti di Fireze spa" (AdF spa) o singoli soci della società, ma pare evidentemente necessario ribadire che se implicano varianti urbanistiche e un riassetto del sistema aeroportuale toscano chi decide sono i Comuni, la Provincia, la Regione Toscana e il Mistero per le Infrastrutture, secondo una valutazione complessiva del sistema della mobilità regionale e nazionale che non credo possa essere ispirata alla logica provincialotta "ad ognuno il suo aeroporto"».«Appare inoltre necessario - ha aggiunto il consigliere diessino - ricordare che una serie di competenze primarie in materia di sicurezza e tutela ambientale spettano in questo caso ad altri soggetti: l' "ente nazionale aviazione civile" e l' "ente nazionale assistenza al volo" oltre alla stessa AdF spa, a cui spetta in particolare l'installazione e la gestione del sistema di monitoraggio acustico e le azioni di bonifica ambientale. I ritardi con cui questi soggetti stanno provvedendo a quanto la legge impone loro producono effetti negativi sostanziali per gli abitanti della zona e di immagine per lo stesso scalo "Vespucci". Ricordo che a oltre tre anni dall'insediamento della commissione contro il rumore aeroportuale ilsistema di monitoraggio esiste ma non ha fornito alcun dato utile, mentre la classificazione acustica del territorio è ancora un disegno incerto su una cartografia ufficiosa. Sarebbe auspicabile che tutti, specie coloro che hanno importanti responsabilità in città e nelle vicende aeroportuali in particolare, si rendessero conto che tali questioni annose vanno risolte prima possibile e comunque prima di ventilare altre ipotesi di potenziamento infrastrutturale, tutte da verificare nelle finalità e negli impatti».«A questo proposito - ha concluso Barbaro - chiedo, come già fatto inconsiglio comunale lunedì scorso, che il nuovo socio in AdF spa, "Acquisizione Prima" srl (raggruppamento costituito da SAGAT spa, Tecno Holding spa e San Paolo - IMI spa), ed il Comune di Firenze si siedano con urgenza attorno ad un tavolo per stipulare la specifica convenzione, prevista dal bando di gara per la cessione del 29% delle quote pubbliche della società aeroportuale, con cui il nuovo socio deve dare concretezza all'impegno ad eseguire "interventi antirumore, creazione di barriere acustiche, installazione di asfalti e materiali fono-assorbenti, interventi di valorizzazione e sviluppo per il territorio e le comunità limitrofe, interventi di mitigazione dell'impatto ambientale", come previsto da una delibera di giunta del 2001». (fn)