Violenze in Kosovo, interrogazione al sindaco: «Che farà il sindaco per Prizren, città che ha un

Una interrogazione urgente «per conoscere lo stato di attuazione e lepossibili iniziative connesse con il "patto di fratellanza" con la città di Prizren, in Kosovo, all'indomani delle violenze perpetrate la settimana scorsa» è stata presentata dai consiglieri Barbaro, Caffaz, Mattei, Longo, Agostini, Malavolti, Bresci Bausi (DS), Marzullo (Comunisti Italiani), Basosi e Balata Orsatti (Margherita), Pieri (Forza Italia) e Toccafondi (Azione per Firenze).«Il 24 settembre 2001 - si legge nell'interrogazione - il consiglio comunale approvò il "patto di fratellanza" con la città di Prizren che si trova nella zona meridionale del territorio del Kosovo. La sottoscrizione del patto fu preceduta e preparata dalla presenza di personale del Comune di Firenze presso l'amministrazione provvisoria di quella città, che all'epoca stava ricostruendo i propri archivi e la funzionalità di alcune strutture amministrative, risultate compromesse o disperse in seguito al conflitto interetnico tra albanesi e serbi e al successivo intervento internazionale».I consiglieri chiedono di sapere dal sindaco «quali azioni abbia assunto o intenda assumere per conoscere la situazione attuale a Prizren, all'indomani delle violenze perpetrate in Kosovo nel periodo dal 15 al 20 marzo scorso, anche per testimoniare la volontà di Firenze di collaborare con Prizren per ricostruire la pacificazione tra la minoranza serba e la maggioranza albanese» e «quali iniziative concrete abbia assunto o intenda assumere, nel breve e nel medio periodo, per favorire il rilancio della città di Prizren, secondo lo spirito e la lettera del patto approvato nel 2001». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONE URGENTEcon risposta in aulapresentatori: A. Barbaro, U. Caffaz, M. Mattei, E. Longo, S. Agostini, G.Malavolti, M. Bresci Bausi, L. Marzullo, R. Basosi, L. Balata Orsatti, M. Pieri, G. Toccafondi"Per conoscere lo stato di attuazione e le possibili iniziative connesse con il Patto di Fratellanza con la città di Prizren, in Kosovo"Il sottoscritti consiglieri, premesso:• che il Consiglio comunale ha approvato il 24 settembre 2001, con la delibera n. 821/106, il Patto di Fratellanza con la città di Prizren, situata nella zona meridionale del territorio del Kosovo;• che la sottoscrizione di tale Patto fu preceduta e preparata dalla presenza di personale del Comune di Firenze presso l'Amministrazione provvisoria di quella città, che all'epoca stava ricostruendo i propri archivi e la funzionalità di alcune strutture amministrative, risultate compromesse o disperse in seguito al conflitto interetnico tra albanesi e serbi e al successivo intervento internazionale;• che con il citato Patto di Fratellanza la città di Firenze si era impegnata con Prizren a "collaborare per lo scambio di esperienze e la realizzazione di progetti di mutuo interesse, particolarmente negli ambiti riguardanti la cultura, l'educazione, la formazione e lo sport, con modalità che potranno di volta in volta essere specificate e concordate mediante appositi protocolli";considerato inoltre:• che il Kosovo risulta ancora sotto l'Amministrazione delle Nazioni Unite, che vi hanno attivato la Missione UNMIK, ed il controllo militare di contingenti armati di Paesi NATO sotto egida dell'ONU (tra cui l'Italia);• che alla fine del 2001 si sono svolte in Kosovo libere consultazioni elettorali di carattere amministrativo, mentre tuttora è aperto il tema dello status dell'intera regione, ancora considerata sul piano internazionale un provincia della Repubblica di Jugoslavia e Montenegro;• che nel corso degli ultimi due anni risulterebbero ulteriormente peggiorate le condizioni economiche della regione, con la chiusura di attività e industrie che l'UNIMK aveva tentato di rilanciare all'indomani del "cessate il fuoco" del giugno 1999, situazione che si somma al latente conflitto tra la popolazione di origine albanese e quella di origine serba e che potrebbe, tra le altre, contribuire a spiegare i sanguinosi disordini verificatisi tra il 15 e il 20 marzo scorsi;• che appare necessario condannare severamente gli episodi violenti dei giorni scorsi -da qualunque delle parti in conflitto siano stati promossi e alimentati- specie se venisse confermata l'opinione del Comando NATO per il quale questi siano stati preordinati alla "pulizia etnica" nei confronti della popolazione serba;• che alcuni disordini si sarebbero verificati anche a Prizren, dove in particolare sarebbe stata incendiata la chiesa ortodossa;• che è necessario ribadire, anche in questo caso, il ruolo di Firenze quale "Città operatrice di Pace", con atti concreti di solidarietà per le vittime delle violenze, di condanna nei confronti degli autori, e di una più vasta azione politica che si muova secondo le linee di azione del Patto di Fratellanza con Prizren sopra citato;INTERROGANO CON URGENZA IL SINDACOper sapere:1)quali azioni abbia assunto o intenda assumere per conoscere la situazione attuale a Prizren, all'indomani delle violenze perpetrate in Kosovo nel periodo dal 15 al 20 marzo scorso, anche per testimoniare la volontà di Firenze di collaborare con Prizren al fine di ricostruire la pacificazione tra la minoranza serba e la maggioranza albanese, in un clima di tolleranza e di collaborazione interetnica premessa per lo sviluppo sociale ed economico della città e dell'intero Kosovo;2) quali iniziative concrete e non rituali abbia assunto o intenda assumere, nel breve e nel medio periodo, per favorire il rilancio della città di Prizren, secondo lo spirito e la lettera del Patto di Fratellanza approvato nel 2001.