Firenze Mostre, Morelli: «Il sindaco non poteva non conoscere le perdite di questa società. Non rinviabile l'organismo di controllo sulle partecipate comunali»

«Il sindaco non poteva non conoscere le perdite della "Firenze Mostre spa". Ora, finalmente, si appronti un controllo serio sulle società per azioni partecipate dal Comune». Così il consigliere del gruppo misto Luigi Morelli commenta le dichiarazioni del sindaco a proposito «del deficit di Firenze mostre e delle dimissioni del suo presidente Franco Camarlinghi».«Nel marzo 2003 - ha ricordato Morelli - avevo condizionato il voto favorevole al bilancio all'approvazione di un ordine del giorno per la costituzione di un organismo unico per il controllo della gestione di tutte le società partecipate. Troppi erano stati gli interventi finanziari che l'amministrazione comunale aveva dovuto sostenere per coprire le perdite a fronte di bilanci negativi presentati dalle proprie società partecipate, alcune delle quali hanno anche dovuto cessare l'attività come il Cesvit e la Biennale. Questo ordine del giorno fu poi approvato ma è rimasto nel cassetto del sindaco. Il caso di Firenze Mostre entra quindi nella normalità perché ripercorre un copione ben noto alla nostra giunta».«Quanto a Firenze Mostre - ha aggiunto - avevo espresso il voto contrario all' ultima ricapitalizzazione, avvenuta nel novembre 2003, evidenziando la mancanza di una doverosa pianificazione economico-finanziaria. L'invito al sindaco è che il governo della città risponde anche per l'inefficienza delle società partecipate. Domenici deve trarne le debite conseguenze e richiamare alle proprie responsabilità i suoi delegati. Non è rinviabile la costituzione dell'organismo di controllo su tali società». (fn)