Marcia per la pace, Marzullo: «La guerra non è inevitabile e il terrorismo può e deve essere combattuto diversamente»
«Bandiere della pace riesposte alle finestre come segno di solidarietà a chi, domani, sfilerà per le vie di Roma contro la guerra in Iraq e contro il terrorismo». E' quanto propone il presidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale Lorenzo Marzullo.«Le notizie da Baghdad sono sempre notizie di attentati, di morte, di lutti e di rovine - ha sottolineato il presidente della commissione pace - ieri erano eguali a quelle dell'altro ieri, oggi rischiano di essere come quelle di domani. In un anno sono morti centinaia di soldati americani e centinai i civili iracheni. C'è un rischio: che queste immagini di morte ci facciano scivolare lentamente verso la concezione secondo la quale la guerra è normale e inevitabile».«La manifestazione di domani - ha concluso Marzullo - ha come obiettivo anche quello di dare uno scossone, di ricordare a tutti che la situazione non è proprio normale e che il terrorismo non si combatte esportando la guerra, di affermare che la pace è possibile e anche inevitabile, di ribadire agli indifferenti la gravità del momento e di chiedere di riportare a casa i nostri soldati mandati in prima linea, a morire inutilmente». (fn)