Lavoro minorile, Lastri: "Una rete di relazioni sul territorio per controllare e prevenire il fenomeno". Centri di alfabetizzazione, spazi educativi e progetti per l'inclusione sociale

Una politica di prevenzione del lavoro minorile e per l'inclusione sociale dei bambini e delle famiglie straniere a cominciare dalla comunità cinese che è, tradizionalmente, quella maggiormente presente in città. Si sono sviluppati in questo senso gli interventi del Comune attraverso l'assessorato alla pubblica istruzione verso i bambini stranieri, in netta prevalenza cinesi, che frequentano le scuole fiorentine, ben 2.138, il 10,13% del totale di alunni alle scuole elementari e medie della città (21.104)."L'abbandono scolastico è un fenomeno irrilevante a Firenze e può ormai essere considerato sotto controllo – ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri – grazie alla fitta rete di relazioni sul territorio tra istituzioni e associazioni. Fino a pochi anni fa non si sapeva nemmeno quanti bambini cinesi avessero diritto ad andare a scuola, ora non è più così perché l'impegno, soprattutto con le scuole e le famiglie, è costante".L'iniziativa principale è stata l'apertura dei centri di alfabetizzazione, a partire dall'anno scolastico 2000/2001, a di un'intesa siglata dal Comune di Firenze con l'allora Provveditorato agli Studi, coinvolgendo i dirigenti scolastici, i Quartieri e le associazioni interculturali, dove piccoli apprendono l'italiano e continuano il mantenimento della lingua di origine. I centri di alfabetizzazione coprono i principali quartieri di residenza per la popolazione straniera e sono inseriti all'interno di scuole, rappresentando un percorso didattico integrato con l'attività all'interno delle classi. In quattro anni di attività i centri hanno rappresentato uno strumento di inserimento scolastico importante per alcune migliaia di bambini: in questo anno scolastico sono al momento 604 e di 44 nazionalità diverse (39% cinesi, 16% rom, 9% albanesi, 6% romeni, 5% marocchini, 4% filippini e peruviani) gli alunni stranieri che li hanno frequentati."La comunità cinese è molto presente – ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri – soprattutto al Gandhi, gestito dal Cospe e dall'associazione "Il Pozzo", dove su 273 alunni seguiti il 73% sono di origine cinese e gli altri rappresentano 17 nazionalità differenti. Al centro Ulysse invece il 23% degli iscritti sono cinesi su 160 bambini frequentanti. Sono stati attivati anche laboratori di approfondimento della lingua di base, in particolare cinese, con docenti bilingue".Attualmente i laboratori organizzati dal team dei centri registrano 1.173 frequenze settimanali alle attività. Gli interventi di mediazione linguistica condotti dai centri sono stati oltre 230 ed hanno riguardato, in particolare, le lingue cinese, araba, albanese e rumena.Nella stessa struttura del Gandhi c'è anche lo spazio gioco multiculturale "La Giostra" che rappresenta per i bambini dai 16 ai 36 mesi un'occasione importante di socializzazione e di crescita grazie all'azione dei mediatori linguistico-culturali che è un punto di riferimento per bambini e genitori stranieri. Sono previsti anche laboratori per genitori in modo da iniziare il percorso di inclusione proprio dalla famiglia. Il 30% dei bambini che frequentano il centro educativo "La Giostra" sono cinesi e si è organizzata una flessibilità sugli orari di entrata e di uscita e sul funzionamento del servizio, organizzando il pranzo all'interno della struttura, per venire incontro alle esigenze delle famiglie stesse.Oltre ai centri di alfabetizzazione sono state attivate una molteplicità di iniziative a cominciare dal progetto inserito all'interno delle Chiavi della città del "Villaggio dei diritti" che propone un percorso di consapevolezza su ogni sfruttamento e lavoro minorile e di approfondimento sui diritti e sul benessere dei bambini. "Insieme alla cooperativa sociale Macramè proponiamo ad alunni e insegnanti – aggiunge l'assessore Lastri - incontri, dibattiti e, a completamento dell'itinerario, la realizzazione di un elaborato, dalla fiaba al cd-rom sul tema dei diritti dei bambini. Si tratta di un progetto che in pochi anni ha visto aumentare la partecipazione dai 200 agli oltre 1200 alunni di quest'anno". In questo ambito si inserisce la partecipazione delle scuole fiorentine al congresso mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, che si terrà a maggio insieme alla marcia mondiale dedicata al piccolo Iqbal Masish, simbolo di tutti i bambini sfruttati.Un'azione importante è stata svolta anche per inserire le donne cinesi nell'imprenditoria, attivare un processo integrativo e di scambio di saperi fra le donne della comunità cinese e creare un registro di qualità in cui vengono inserite le donne che partecipano al corso. Sono stati questi, infatti, alcuni degli obiettivi di "Gong", il progetto di formazione, sostenuto dal Fondo sociale europeo, che l'assessorato alla pubblica istruzione ha elaborato insieme alla Fondazione diocesana che ne è il capofila. (vp)