Detenuti al lavoro per il Comune, via alla convenzione che rafforza i rapporti fra territorio e persone detenute

Detenuti giardinieri, informatici, falegnami, fabbri, sarti a servizio del Comune. Lavoratori regolarmente contrattualizzati secondo il regolamento penitenziario che dagli Istituti di pena in cui si trovano possono fornire prestazioni lavorative per l'amministrazione comunale. La Giunta ha appena dato il via libera alla Convenzione che regolerà i rapporti fra Comune e gli Istituti di Sollicciano e Mario Gozzini (Solliccianino) in materia di incarichi di lavoro ai detenuti all'interno del carcere e a quelli impiegati nelle Cooperative o imprese sociali."Abbiamo varato un progetto davvero innovativo, frutto di un accurato lavoro di consultazione - ha sottolineato l'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti -, richiesto sa dai detenuti che dal mondo dell'associazionismo".In base a quest'accordo ogni Direzione del Comune che intenda avvalersi delle attività degli istituti penitenziari, invia tramite l'Ufficio interventi Area carcere, la propria richiesta di preventivo alla direzione della casa circondariale, fornendo il relativo capitolato che dovrà contenere la tipologia del bene, della lavorazione e del servizio richiesto. Ma anche la quantità, il tipo di lavorazione, i tempi, le modalità di pagamento. Dopo che la casa circondariale ha aderito alla richiesta, il Comune può formalizzare la commessa con uno specifico contratto.I servizi richiesti possono essere molteplici ed ogni istituto individuerà una serie di tipologie di lavorazione da gestire direttamente dall'interno o tramite imprese o cooperative sociali che impegnano detenuti degli istituti stessi. In particolare i settori di cui si potrebbe occupare Sollicciano sono : falegnameria, officina di fabbro, sartoria. Mentre la casa circondariale Gozzini avrà il suo fiore all'occhiello nel settore informatico e anche nel giardinaggio. (lb)