Licenze taxi, Fittante (Per l'Ulivo): «Giusto l'intervento dell'Antitrust. Nella prossima legislatura si arrivi ad una soluzione efficace»
«Mi auguro che nella prossima legislatura si riesca ad intervenire in modo efficace». Così il capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" Giovanni Fittante commentala denuncia dell'Autorità garante del mercato e della concorrenza che, in una segnalazione inviata ai presidenti delle Camere, alla presidenza del Consiglio, al ministro per gli Affari Regionali e alle rappresentanze regioni e ai comuni, segnala che «c'è poca concorrenza nel mercato del servizio dei taxi, con la conseguenza di una scarsità di offerta ai consumatori».«Secondo l'Antitrust - ha ricordato Fittante - il mercato del servizio taxi risulta generalmente caratterizzato, a livello locale, da un'insufficiente apertura alla concorrenza e si manifesta in una domanda da parte dei consumatori non pienamente soddisfatta dall'attuale offerta del servizio da parte dei conducenti di taxi. In questa nota si rileva, al riguardo, come in gran parte dei principali comuni italiani la densità di taxi in rapporto alla popolazione risulti inadeguata. Tale circostanza è dimostrata dai lunghi tempi di attesa del taxi, in particolar modo negli orari in cui la domanda da parte dell' utenza risulta più elevata».«Anche a Firenze, dunque - ha concluso il capogruppo di "Insieme per l'Ulivo" - si rende necessario l'aumento delle licenze. Solo così gli utenti fiorentini potranno essere adeguatamente tutelati. Sino meno d'accordo sulle soluzioni avanzate dal presidente dell'Antitrust Tesauro che propone che le nuove licenze siano assegnate con un'asta, e il ricavato distribuito tra i vecchi titolari in qualità di una tantum.Non si può legittimare la compravendita delle licenze che, ricordiamo, sono concessioni del Comune. Concordiamo, invece, con le associazioni dei consumatori come Codacons e Aduc secondo le quali le proposte dell'Antitrust sono peggiori del problema sollevato perché anziché liberalizzare il settore, restringono il mercato nelle mani di poche persone che continuerebbero a mantenere alte le tariffe, che tra l'altro sono le più care d'Europa». (fn)