Attentati a Madrid, Comunisti Italiani: «Saremo in prima fila nella lotta contro il terrorismo»
«La spaventosa strage avvenuta alcuni giorni fa in Spagna deve essere condannata in modo incondizionato e totale. Essa è un attacco non solo al popolo spagnolo, ma a tutta l¹Europa ed alla grande missione storica, politica e sociale della sua unità». Lo ha detto il capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro ed i consiglieri Lorenzo Marzullo e Luca Pettini intervenendo, in consiglio comunale, per commemorare le vittime degli attentati di Madrid.«La condanna assoluta dell'attacco terroristico - hanno aggiunto - deve essere ancora più forte nel nostro paese, così drammaticamente colpito per una intera stagione da una terribile sequenza di attentati: piazza Fontana, l'Italicus, piazza della Loggia, la Questura di Milano. I Comunisti Italiani sanno bene che il terrorismo è un nemico mortale della democrazia e dei lavoratori. Per questo sono stati, erano e saranno in prima fila nella lotta contro i terroristi. L'attacco a Madrid rende ancora più drammatica una situazione internazionale già pesantissima, e conferma che, se la lotta al terrorismo è un pretesto per imporre il dominio imperialistico dell'unica superpotenza, il terrorismo risorge sempre come una idra dalle cento teste in un infernale circuito che sta facendo precipitare il mondo in un incubo senza fine».Secondo Rotondaro, Marzullo e Pettini «per sconfiggere il terrorismo occorre perciò operare per una nuova fase di distensione internazionale, per l'immediato ritiro di tutti i contingenti militari di occupazione presenti in Iraq, per il ritiro del contingente militare italiano, per un intervento delle Nazioni Unite che, sia sul piano politico, sia, ove occorra, sul piano militare, garantiscano la restituzione dell'Iraq agli iracheni e la costruzione di un nuovo sistema istituzionale in grado di soddisfare le diverse esigenze delle varie componenti del popolo di quel paese».I Comunisti Italiani hanno anche lanciato un appello «alla sinistra, ai cattolici, alle forze democratiche per un impegno unitario e trasparente contro il terrorismo, contro il tentativo del presidente degli Stati Uniti Bush di condizionare al suo volere il mondo intero, per una nuova fase della vita mondiale ove gli unici vincitori siano finalmente la pace, la democrazia, i popoli di tutto il mondo».«Capiamo - hanno concluso Rotondaro, Marzullo e Pettini - le intenzioni che hanno spinto il sindaco di Firenze e presidente dell'Anci ad indire la manifestazione di giovedì prossimo a Roma ma non la condividiamo. Non abbiamo bisogno, in questi momenti, soltanto di condannare il terrorismo: dobbiamo capirne le cause e trovare le strade per batterlo. In primo luogo crediamo che si debba lottare per la pace e per un'inversione di tendenza rispetto all'interventismo che porta alla spirale guerra-terrorismo. Il luogo opportuno è la manifestazione per il ritiro dall'Iraq del 20 marzo, mentre ci pare veramente sbagliato manifestare con chi è responsabile del rifinaziamento della missione in Iraq. La Spagna ci ha dimostrato che una democrazia è forte non se si unisce su parole d'ordine fumose ma, se nella comune condanna della violenza, le forze politiche si presentano con opzioni diverse e chiare davanti ai cittadini dando loro la libertà di scegliere. In questo senso, la vittoria della sinistra spagnola ha molto da insegnare alla sinistra moderata italiana».I consiglieri del gruppo dei Comunisti Italiani hanno anche inviato un telegramma al Sindaco di Madrid Alberto Ruiz Gallardon, al Console Onorario di Spagna a Firenze Attilio Coco e, all'ambasciatore di Spagna a Roma José de Carvajal per «esprimere il proprio cordoglio al popolo spagnolo per gli orrendi atti terroristici, rispetto ai quali occorre non solo una ferma condanna ma anche la mobilitazione generale in difesa della democrazia». (fn)