Una banca dati e una nuova carta per scoprire i segreti del sottosuolo fiorentino, mercoledì se ne parla in un convegno a Palazzo Vecchio

Il sottosuolo fiorentino non ha più segreti grazie alla nuova carta geologica del territorio fiorentino e alla nuova banca dati sul sottosuolo. Di questo si parlerà al centro del convegno "La conoscenza del sottosuolo fiorentino per la protezione dai rischi geologici" organizzato dal Comune e dall'Università di Firenze che si svolgerà mercoledì 17 marzo nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. "In questi anni abbiamo lavorato insieme all'Università per uscire dalla logica dell'emergenza – ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola –. L'obiettivo è raccogliere e uniformare i dati sulle caratteristiche geologiche del territorio fiorentino, per elaborare queste informazioni e per mettere a punto sistemi di controllo e monitoraggi innovativi per le zone a rischio geologico. La giornata di studio di mercoledì serve proprio per presentare i primi frutti di questo lavoro".La carta litografica e geologica è stata messa a punto dal professor Massimo Coli dell'Università di Firenze in collaborazione con il Comune. Si tratta di una novità assoluta e arriva 40 anni dopo l'ultimo studio organico sul territorio comunale.Per quanto riguarda invece la banca dati, disponibile su cd e presto sulla rete civica, contiene i dati relativi a oltre mille sondaggi raccolti dal Comune anche con la collaborazione di molti professionisti che volentieri hanno partecipato alla messa a punto di questa prima banca dati. Il convegno sarà anche l'occasione per fare il punto sul monitoraggio in corso sulla collina di San Miniato, una delle zone storicamente maggiormente a rischio frane. La seconda invece rientra in un progetto cofinanziato dal ministero dell'Università e della Ricerca, svolto in collaborazione con il Politecnico di Milano: in concreto il territorio fiorentino è stato scelto tra le aree sperimentali per la verifica delle potenzialità di utilizzo dei dati radar da satellite nella identificazione e controllo delle aree soggette a subsidenza o a movimenti di versante. La metodologia utilizzata, che sfrutta la tecnica dell'interferometria radar, permette di misurare con precisione millimetrica gli spostamenti del suolo, in punti caratterizzati da elevata riflettività alle microonde, su un arco di 10 anni. Grazie a questa tecnica è stato possibile constatare la sostanziale stabilità del territorio urbano, mediante il controllo di alcune migliaia di punti. Il prossimo passo è allargare il monitoraggio all'intero territorio fiorentino con una particolare attenzione alle zone interessate da interventi che interessano il sottosuolo come il progetto di attraversamento dell'Alta velocità ferroviaria.Ecco il programma del convegno.Alle 9.30 i lavori inizieranno con i saluti del sindaco Leonardo Domenici e del rettore dell'Università Augusto Marinelli. Tra gli interventi quello dell'assessore Coggiola che illustrerà "L'attività dell'assessorato nel settore rischi geologici e ambientali" seguito da Rubellini che invece approfondirà i lavoro di ricerca e studio sulla geologia del territorio comunale. Alle 10.30 inizieranno gli interventi dei docenti del Dipartimento Scienze della Terra: ovvero Sandro Moretti parlerà di "Nuove tecnologie per il monitoraggio dei movimenti del terreno da satellite", Giovanni Pranzini si concentrerà su "La protezione delle risorse idriche della pianura fiorentina", Massimo Coli invece illustrerà "La nuova carta geologica del Comune di Firenze". Seguiranno le relazioni di Nicola Casagli su "I dissesti della collina di San Miniato: evoluzione storica e nuovo programma di monitoraggio", Piergiorgio Malesani su "Geolitologia del costruito del centro storico fiorentino". Le conclusioni scientifiche saranno affidate al professor Paolo Canuti. (mf)