Multe, Toccafondi (ApF): "44milioni di euro nel 2004: dal 1999 ad oggi la giunta si è inventata una nuova tassa senza dirlo ai fiorentini"

"Chi normalmente utilizza la macchina per spostarsi a Firenze nel 2004 pagherà in media 205 euro di multa. Una nuova tassa a tutti gli effetti che va avanti dal 1999 ad oggi". E' quanto sostiene il consigliere comunale di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi che aggiunge come "per il 2004 il bilancio di previsione dell'Amministrazione parli di 44 milioni di euro di ricavo dalle multe: saranno oltre 200 euro di multe pro capite, una cifra per cui non si può che parlare di nuova tassa".Ai 145 mila residenti che ogni giorno si spostano in auto, si aggiungono 70 mila pendolari dai comuni limitrofi, sottolinea Toccafondi, "in totale 215mila auto, secondo i dati che hanno sempre fornito gli assessori alla mobilità Monciatti prima, Cioni e Bugliani poi, che in media "usano" l'area del comune di Firenze ogni giorno"."Una volta inserita una cifra nel bilancio di previsione difficilmente questa può essere modificata – osserva Toccafondi - . L'esperienza ci dice che nei precedenti cinque bilanci di previsione la cifra delle multe è sempre stata rispettata alla fine dell'anno, quindi la cifra di oltre 200 euro può essere considerata a tutti gli effetti come una nuova tassa da pagare e per questo nella gestione familiare occorrerà tenerne conto".Inoltre, ha precisato Toccafondi, "c'è anche chi del mezzo privato non può certo farne a meno, e per lo più sono quei 215mila che utilizzano l'auto per raggiungere Firenze ogni giorno: per loro la cifra da pagare potrebbe addirittura salire e di molto"."La giunta Domenici sarà ricordata come la giunta delle multe – conclude Toccafondi - . Nel 1999, primo anno di amministrazione Domenici, i proventi derivanti dalle multe erano di 17 milioni di euro, nel 2000 sono passati a 24 milioni, nel 2001 a 26 milioni, nel 2002 di 28 milioni, nel 2003 30 milioni di euro e adesso la previsione parla di 44 milioni di euro. Dal 1999 al 2004 da 17 si è passati a 44 milioni di euro. Una cifra che deve essere chiamata con il suo vero nome: tassa". (vp)