Scuola, un corso per formare insegnanti e dirigenti su abusi e violenze ai minori. Lastri: "Hanno un ruolo strategico nella prevenzione e nella scoperta del disagio"
Preparare i dirigenti scolastici e i docenti incaricati dell'educazione alla salute a riconoscere i segnali lanciati dai bambini e dagli adolescenti che hanno subito abusi e violenze per attivare subito un aiuto e un percorso di sostegno. E' questo lo scopo del corso di formazione in servizio organizzato dal Centro servizi amministrativi di Firenze e dall'assessorato alla pubblica istruzione. Si tratta di una serie di incontri a carattere seminariale realizzati con la partecipazione delle associazioni "Forum degli assessorati comunali e provinciali alle politiche sociali" di Roma, "Artemisia Centro donne contro la violenza" con cui il Comune ha stretto da tempo un rapporto di collaborazione, Tribunale per i minorenni, Unità operativa minori del Comune e Ufficio salute mentale, infanzia e adolescenza dell'Asl 10.Il primo incontro si è tenuto oggi all'auditorium della scuola "Arnolfo di Cambio Beato Angelico" (via Leoncavallo 12), gli altri sono previsti il 26 marzo e il 16 aprile dalle 9 alle 14."Questi incontri sono un'altra occasione importante, insieme a quelle che ogni anno promuoviamo per combattere il fenomeno degli abusi sui bambini e sui ragazzi, per rendere gli insegnanti ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - sempre più attenti e partecipi al percorso di istruzione, ma anche di crescita del bambino. La formazione permanente assume in questo caso un valore fondamentale: l'insegnante può infatti essere il primo a percepire il disagio del bambino e ad attivare tutti i percorsi necessari per prevenirlo e risolverlo".A Firenze, secondo i dati forniti dai servizi sociali territoriali del Comune, nel 2002 sono stati 32 i minori vittime di maltrattamento in famiglia e in 13 casi si è trattato di abuso sessuale. Per il 2003 è ancora in corso la rilevazione ufficiale dei dati, ma ci sono quelli forniti dall'associazione Artemisia sia sulle donne adulte che subiscono violenza, sia sui minori vittime di violenza, maltrattamento e abuso sessuale. Nel 2003 è stato sperimentato e monitorato da Artemisia il percorso progettuale collegato all'attivazione di interventi specifici su madre e figlio nei casi di violenza domestica e violenza assistita. Per quanto riguarda le donne adulte vittime di violenza durante l'infanzia e l'adolescenza i casi seguiti nel 2003 sono stati 54, in maggioranza donne dai 30 ai 45 anni; le richieste pervenute sono più numerose ma per l'impegno che richiede l'intervento si è potuto prendere in carico solo i suddetti casi. Si conferma, poi, il fatto che l'ambiente domestico è quello in cui si sono consumati gli abusi con la cronicizzazione e la presenza di forme multiple di maltrattamento; tra gli autori prevalgono le figure maschili appartenenti al contesto familiare. Alla violenza subita durante l'infanzia, tende poi a sovrapporsi, in alcuni casi, anche una violenza attuale all'interno delle relazioni di coppia.Nei confronti dei minori, infine, nel 2003, sempre secondo i dati di Artemisia, si sono registrati 34 casi di abusi sessuali, 37 di maltrattamenti fisici, 19 di trascuratezza, 29 di maltrattamento psicologico, 57 di violenza assistita, 14 di disagio generico e 1 caso di sottrazione di minore. (vp)