Sopralluogo al cantiere di via del Proconsolo. L'assessore Biagi: "Tra un anno e mezzo il nuovo edificio sarà completato"
Al piano terra un piccolo museo con i reperti della città romana e due negozi e appartamenti. Ecco quello che sta per sorgere in via del Proconsolo, a fianco della Badia Fiorentina. I lavori sono iniziati a ottobre e questa mattina l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi ha effettuato un sopralluogo al cantiere insieme all'architetto Alberto Mossetti, che ha partecipato alla progettazione e si occupa della direzione dei lavori, e Carlo Volpi della Cpf costruzioni, l'impresa che realizza materialmente l'immobile. Al sopralluogo era presente anche Monica Salvini della soprintendenza per i beni archeologici della Toscana. E proprio Salvini ha annunciato un ritrovamento di alcuni reperti etruschi del VI secolo avanti Cristo.Tornando al progetto, questo prevede una ricostruzione lineare, filologica rispetto al preesistente palazzo ottocentesco, volutamente semplice e quasi mimetica rispetto allo scenario di via del Proconsolo. L'edificio, di quattro piani, ospiterà un mix di funzioni. Al piano terreno ci sarà una sorta di piccolo museo, con accesso al pubblico da via del Proconsolo, che permetterà di visitare i reperti archeologici di epoca romana che a Firenze non sono visitabili in nessun altro luogo: si tratta di resti delle mura, di una delle due torri che controllava l'accesso a via Dante Alighieri e di una fullonica, sistema di vasche comunicanti. Per quanto riguarda gli appartamenti, il progetto ne prevede sette, due per piano (escluso il terzo dove ci sarà un'unica abitazione più grande) con superfici comprese tra 43 e 117 metri quadrati. In questo caso l'accesso sarà invece da via Dante Alighieri. Infine il seminterrato, dove saranno realizzati due locali ad uso commerciale. "Al massimo tra un anno e mezzo l'edificio sarà completamente ricostruito ha spiegato l'assessore Biagi colmando così uno degli storici buchi neri' della città". Per oltre dieci anni infatti quest'area a fianco della Badia Fiorentina è stata un cantiere infinito. Il vecchio edificio ottocentesco fu infatti demolito nel 1991. Nel 1984 l'edificio era stato acquistato dal Banco di Sardegna: il primo progetto prevedeva il consolidamento dell'immobile e la realizzazione di uffici di rappresentanza. Nel 1986 vennero ritrovati i reperti romani e, per dar luogo alla campagna di scavi, l'edificio fu svuotato e l'area vincolata. Inoltre, per problemi di staticità, l'immobile fu puntellato. Ma nel 1991 l'edificio in parte crollò e il resto venne demolito. Il cantiere poi rimase abbandonato per molti anni finché, nel 2000 il nuovo proprietario (la società Sivar) presentò un piano di recupero concordato con l'Amministrazione comunale e le sovrintendenze cittadine. Il piano si poneva una serie di importanti obiettivi: prima di tutto ricostruire un edificio a destinazione residenziale, confermando la volontà dell'amministrazione di recuperare e privilegiare la funzione abitativa nel centro storico; poi salvaguardare e rendere alla città il sito archeologico emerso durante i lavori degli anni ottanta, prima della demolizione; e infine recuperare l'integrità formale della facciata della Badia Fiorentina, con la riapertura di una finestra su via del Proconsolo che era stata ostruita dal vecchio edificio.Nel 2001 il piano fu approvato dal consiglio comunale, nel 2002 fu rilasciata la concessione edilizia e nell'ottobre scorso sono iniziati i lavori. (mf)