Convegno sulla Polizia Municipale di Quartiere/1. Presentati i progetti elaborati insieme ai cittadini. L'assessore Cioni: "Una collaborazione fondamentale per risolvere le problematiche della città"

Fare il punto sull'esperienza della Polizia Municipale di Quartiere e presentare alcuni dei microprogetti messi a punto insieme ai cittadini. Sono stati questi i temi al centro del convegno "Polizia di prossimità e progetti territoriali" che si è svolto questa mattina nel Salone dei Duecento a Palazzo Vecchio."Sono trascorsi quasi due anni dall'avvio del progetto sul vigile di quartiere – ha spiegato l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni – ed è giunto il momento di fare un bilancio. Un bilancio assolutamente positivo: in questo periodo i vigili hanno saputo riallacciare un rapporto positivo e costruttivo con i cittadini. L'obiettivo dell'azione della Polizia Municipale è quello di mantenere una civile convivenza e per questo serve da un lato la collaborazione dei cittadini e dall'altro, quando necessario, la repressione dei comportanti incivili". Ma anche se il bilancio delle cose fatte è positivo, l'assessore Cioni ha rilanciato. "La Polizia Municipale svolge un importante ruolo in città, sia dal punto di vista della civile convivenza sia da quello della garanzia della sicurezza. Ma dobbiamo fare di più ed ecco che diventa fondamentale la collaborazione dei cittadini. Per questo abbiamo voluto individuare e elaborare insieme ai cittadini alcuni progetti mirati alla risoluzione di problemi legati a specifiche zone della nostra città". E' il cosiddetto "Marketing urbano di Firenze", un progetto che ha l'obiettivo di diventare il nuovo modello di servizio della Polizia Municipale. Di questo hanno parlato la vicecomandante Patrizia Verrusio e Maurizio Fiasco, consulente del Comune per la sicurezza e il marketing territoriale. "In questi mesi – ha spiegato Verrusio – la Polizia Municipale ha cercato di coinvolgere i cittadini per individuare le loro necessità e le loro esigenze. Per esempio abbiamo effettuato oltre 1.600 interviste a commercianti per evidenziare i problemi più sentiti. Ma è stata anche l'occasione per ricreare un clima di vicinanza tra la Polizia Municipale e gli operatori economici. Con i microprogetti del marketing urbano abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti – ha aggiunto la vicecomandante – coinvolgendo direttamente i cittadini in modo da costruire con loro la soluzione ai problemi più sentiti. Adesso è arrivato il momento di iniziare la realizzazione di questi microprogetti ".Fiasco si è invece soffermato più sul modello del marketing territoriale. "Con questi termini si indica la promozione di un uso appropriato della città da parte di chi ci vive e lavora. E in questo la sicurezza svolge un ruolo fondamentale. Ma la sicurezza deve essere costruita sulla base delle esigenze dei cittadini. Ebbene – ha continuato Fiasco – la Polizia Municipale, con la sua presenza continua sul territorio e i quotidiani contatti con i cittadini, è il soggetto più adatto per individuare quelle che sono le reali necessità della popolazione". Dal punto di vista concreto, in ogni zona sono stati individuati i cosiddetti "partner appropriati", ovvero persone di riferimento della comunità e che quindi possono rappresentare le domande e le aspettative dei cittadini. Ben 650 hanno dato la disponibilità a collaborare e oltre 500 hanno risposto al lungo questionario elaborato dalla Polizia Municipale con l'obiettivo di evidenziare le problematiche delle varie zone della città. Dal confronto tra questa mappa dei principali problemi sentiti dai cittadini e le conoscenze della Polizia Municipale sono state individuate una serie di priorità condivise, di interventi da realizzare con la collaborazione dei cittadini, degli uffici dell'Amministrazione e degli altri soggetti chiamati in causa per la risoluzione dei problemi specifici (come il Quadrifoglio, Silfi e via dicendo).Per quanto riguarda i progetti individuati con questa procedura, in totale sono 21 e riguardano altrettante zone della città. Per il Quartiere 1 sono stati elaborati nove progetti, mentre tre sono predisposti rispettivamente per gli altri quartieri. Da segnalare, per esempio, il progetto su San Lorenzo, quello sulla sicurezza stradale di via Villamagna e lungarno Ferrucci e quello sui giardini di via Allori.Il progetto su San Lorenzo è nato dall'esigenza, fortemente sentita dagli abitanti, di migliorare la vivibilità del quartiere. Per questo sono stati effettuati interventi tampone (come la raccolta dei relitti abbandonati e la disinfestazione dell'area del cantiere di Sant'Orsola) e ne sono stati progettati altri insieme ai cittadini e ai vari soggetti coinvolti (come Quadrifoglio). Tra questi la pulizia dell'area del cantiere e poi la sua chiusura per impedire l'accesso ai non autorizzati, la risistemazione della mobilità con interventi di manutenzione delle strade e di rifacimento della segnaletica oltre a una presenza mirata della Polizia Municipale per scoraggiare e reprimere comportamenti incivili.Il progetto per la sicurezza stradale il via Villamagna e lungarno Ferrucci, i questionari hanno evidenziato i problemi maggiormente sentiti dagli abitanti della zona: le deiezioni canine sui marciapiedi, la forte velocità dei veicoli su via Villamagna accompagnata da un eccessivo rumore, gli attraversamenti pedonali non rispettati dai mezzi. Dopo una serie di interventi immediati (come controlli specifici contro le deiezioni canine e contro l'eccessiva velocità), sono stati individuati alcuni iniziative da realizzare nei prossimi mesi anche con la collaborazione delle associazioni e dei singoli cittadini della zona. In concreto saranno intensificati i controlli contro il superamento dei limiti di velocità (anche utilizzando gli autovelox portatili) e sarà effettuata una campagna di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei padroni dei cani per ridurre la presenza delle deiezioni sulle strade. Allo studio anche la possibilità di installare rallentatori di velocità.Infine il progetto per il giardino di via Allori. I principali problemi emersi dai questionari sono la scarsa manutenzione e pulizia del giardino, la mancanza di un'area riservata ai cani, gli insufficienti controlli da parte della Polizia e la presenza di bivacchi di extracomunitari. Il progetto punta quindi a riqualificare il giardino, renderlo più sicuro e quindi più fruibile per i cittadini. In concreto sarà effettuata la manutenzione del giardino e degli arredi, saranno realizzate aree per i cani, sarà potenziata l'illuminazione e saranno intensificati i controlli per scoraggiare la presenza dei bivacchi. La maggior parte dei progetti ha un tempo di realizzazione previsto compreso tra i 6 e 12 mesi. (mf)