Giornata internazionale della donna, iniziativa della Margherita a Palazzo Vecchio

«Nel nuovo statuto la Regione Toscana preveda una norma che, traducendo i nuovi orientamenti costituzionali ed europei, assicuri alle donne un accesso consistente alle cariche elettive». Questa la richiesta contenuta in una mozione presentata da Maria Federica Giuliani ed approvata all'unanimità nel primo congresso regionale de "DL-la Margherita". Tale mozione lunedì pomeriggio, nella Sala Incontri di Palazzo Vecchio, sarà al centro dell'iniziativa "Politica: nome comune di cosa dove il femminile è singolare" al quale parteciperanno il vicesindaco Giuseppe Matulli, la consigliera Lavinia Balata Orsatti, la neopresidente dell'Ataf Elisabetta Tesi, Ugo Di Tullio, coordinatore del "Tavolo delle regole dell'Ulivo", Maria Grazia Maestrelli consigliere di pari opportunità della Provincia ed il segretario regionale de "DL-la Margherita" Antonello Giacomelli.«Una iniziativa - ha sottolineato Maria Federica Giuliani - in contemporanea con il consiglio comunale. Ciò per ribadire la necessità, in vista delle prossime elezioni amministrative, di una maggiore presenza femminile nelle assemblee elettive ed ai livelli direttivi dei partiti e delle istituzioni. Noi rivendichiamo il diritto alla differenza e non più l'omologazione al modello maschile, convinte della necessità dell'apporto, su tutti fronti, delle qualità dei differenti generi».«In tutti gli interventi legislativi, comprese le nuove norme costituzionali ed europee - ha ricordato l'esponente della Margherita - è sancito il principio delle pari opportunità legato alla necessità di azioni volte al riequilibrio fra i sessi. E' quindi venuto il momento di rendere effettivi questi diritti e tale innovazione non può non passare dalla politica e dai partiti che devono essere i primi sostenitori di questo forte appello che viene dalle donne. Pur non condividendo il principio delle "quote" nelle liste dei partiti da riservare alla componente femminile si tratta di un sistema per arrivare ad un effettivo riequilibrio».«Le quote - ha rilevato il vicesindaco Giuseppe Matulli - possono anche non essere funzionali all'obiettivo da raggiungere e non devono diventare solo una mera rivendicazione "sindacale" che alla fine penalizzerebbe proprio la rappresentanza femminile. I partiti devono concentrarsi su un certo numero di candidate e sostenerle e non solo inserire nomi nelle liste. E' poi importante una battaglia sul piano culturale, sul riconoscimento del tipo di apporto garantito dalle donne. La storia politica del nostro paese è ricca di esempi: Tina Anselmi, Maria Eletta Martini, Rosy Bindi e Rosa Russo Iervolino. Tutte donne che hanno rivestito ruoli fondamentali di governo e che hanno dimostrato grande concretezza e tenacia».L'incontro in Palazzo Vecchio avrà inizio alle 17.30. (fn)