Giornata internazionale della donna, Agostini (DS) e Giocoli (FI): «Non dimentichiamoci di chi ha cambiato sesso»
«Come donne elette nelle istituzioni abbiamo il dovere di non dimenticare, anche nella giornata dell'8 marzo, le donne che anagraficamente non sono nate tali ma lo sono diventate modificando il loro sesso. Queste persone hanno avuto il coraggio di affrontare operazioni difficili oltre ad avere subito, nel tempo, discriminazioni familiari e sociali. Alziamo la nostra voce in questo giorno, contro i pregiudizi, l'esclusione sociale e per un riconoscimento pieno della transessualità». E' quanto hanno dichiarato la consigliera Forza Italia Bianca Maria Giocoli e la consigliera dei DS Susanna Agostini.«In una società civile - hanno sottolineato le due consigliere - che ha come capisaldi il riconoscimento del valore che ogni individuo ha in sé, dobbiamo, nello stesso tempo garantire il rispetto della diversità e aiutare queste persone ancora oggi discriminate a superare ostacoli ed esclusioni. Queste donne, proprio perché hanno fiducia nelle istituzioni, si sono rivolte a noi per segnalare che, anche dopo la modifica anagrafica, continuano ad avere problemi di riconoscimento e trovano ostacoli sia per l'inserimento nel mondo del lavoro che per una vita di relazione nella comunità. Se si riducono così i diritti soggettivi si contribuisce ad avviare i soggetti più deboli alla ricerca di soluzioni economiche meno lecite e non sempre volontarie. Aumentando inoltre nella comunità la presunzione che chi è transessuale può svolgere un'unica professione ».«In Italia, come anche a Firenze, città aperta e solidale - hanno concluso Giocoli e Agostini - ci sono ancora denunce di situazioni nelle quali il pregiudizio e la cattiva informazione complicano notevolmente la vita a persone che fanno oggi come ieri una scelta di grande coraggio. Alcune ormai non più giovani hanno già subito notevoli mortificazioni e offese eppure, ancora oggi, scontano la difficoltà di vivere una vita dignitosa. Che la comunità ascolti le giuste rivendicazioni di tutte le associazioni ed in particolare l'associazione italiana transessuali. Un augurio speciale anche alla presidente Sandra Alvino che da anni porta avanti una grande battaglia contro i pregiudizi: che anche possa salutare con noi questo otto marzo come una data che potrà segnare un cambiamento nel comportamento di enti ed istituzioni». (fn)