La democrazia e la trasformazione della città. Secondo appuntamento con il convegno in corso a Palazzo Vecchio

Come coinvolgere i cittadini e i professionisti nella trasformazione della città. E' questo l'obiettivo del convegno "Democrazia urbana. Processi di trasformazione, architettura e codice etico" che è iniziato oggi Palazzo Vecchio e che proseguirà domani mattina. L'appuntamento è stato organizzato dal Comune di Firenze (assessorato all'urbanistica e commissione consiliare III), dal Consiglio Nazionale degli Architetti, rappresentato dal presidente Raffaele Sirica, e dall'Ordine degli Architetti di Firenze con il presidente Riccardo Bartoloni."Nel 2001 il consiglio dell'Unione Europea ha approvato una risoluzione sulla qualità architettonica dell'ambiente urbano e rurale che costituisce un eccezionale documento di regole e principi" spiega l'assessore Biagi. Nella risoluzione viene affermato che un'architettura di qualità migliorando il modo di vivere ed il rapporto che i cittadini hanno con l'ambiente può efficacemente contribuire alla lotta contro l'emarginazione evitando la ghettizzazione di alcune parti della città. Messaggio chiave è la democrazia urbana: tutte le città europee insieme devono lavorare perché sia riconosciuto il diritto fondamentale del cittadino europeo ad un ambiente di qualità. Inoltre, a ribadire i principi della risoluzione del 2001, l'anno corso la commissione europea ha approvato un altro documento sulla qualità dell'ambiente urbano. "Questo documento contiene una serie di elementi e indicazioni di lavoro per le città sulle modalità con cui progettare la qualità urbana – spiega l'assessore Biagi –. Molte di queste indicazioni sono già contenute nel nostro Piano Strutturale. Il convegno che si sta svolgendo a Firenze è l'occasione per dare impulso al dibattito sulla qualità della città e un modo per attivare la discussione e promuovere la qualità urbana in un momento in cui Firenze è interessata da un grande processo di trasformazione". L'obiettivo è quindi individuare il metodo per governare in modo più partecipato i cambiamenti della città. "Il titolo del convegno riassume questo messaggio – aggiunge l'assessore Biagi -, ovvero che la trasformazione della città deve avvenire all'interno e sulla base di un ragionamento aperto a tutti i soggetti e che è indispensabile aprire una discussione su questo tema così vitale per il futuro delle città. E per questo nel Piano strutturale saranno inseriti alcune modalità di progettazione degli interventi che prevedano appunto un maggior coinvolgimento dei cittadini". A questo proposito, il presidente Formigli propone di fare di Firenze un vero e proprio laboratorio della democrazia urbana. "In questa ottica è necessario anche ripensare il ruolo degli enti pubblici che devono diventare promotori di questo processo di partecipazione anche introducendo nuove regole. Regole che promuovano un confronto continuo con i cittadini".Per quanto riguarda il convegno, il programma della giornata di domani prevede, con inizio alle 9.15, la tavola rotonda su "Trasformazioni urbane: metodi e processi". In concreto i direttori delle maggiori riviste di Architettura (AND, AREA, CASABELLA, DOMUS, GOMORRA, IL GIORNALE DELL'ARCHITETTURA, LOTUS, OPERE, PARAMETRO, SPAZIO ARCHITETTURA, THE PLAN) interrogheranno Firenze, Barcellona, Berlino sulle trasformazioni urbane. Per Firenze risponderà il responsabile della Direzione urbanistica Gaetano Di Benedetto, per Barcellona Pere Serra direttore dell'Ufficio di Riqualificazione dei Quartieri periferici della Generalità della Catalogna e per Berlino Hans Stimmann, direttore responsabile della Pianificazione della Città di Berlino. Il dibattito sarà moderato da Vittorio Savi. In chiusura, alle 12.45, sono previste riflessioni le sull'architettura di Hans Kollhoff, docente di Architettura e Tecnologia, Politecnico Federale di Zurigo. (mf)