Piano degli orari, il consiglio comunale approva ordine del giorno presentato della quarta commissione: «Massima attenzione per gli anziani»»
Predisporre un lavoro di studio con le aziende sanitarie, ospedaliere e gli altri luoghi di riferimento per i servizi alla salute. Incrementare l'attenzione verso le fasce di età anziana. Prendere in debita considerazione e visione le strutture e le attività sportive per incrementare e favorire la massima partecipazione e aggregazione sociale. Sono alcune delle richieste contenute in una mozione sul "piano degli orari", presentata dalla commissione per le politiche sociali e della salute, presieduta da Susanna Agostini e approvata ieri dal consiglio comunale.Secondo l'Agostini «l'avere approvato questo piano è un passo in avanti. Ora possiamo proseguire adeguando gli orari che riguardano le pratiche da svolgere nelle aziende sanitarie, ospedaliere e gli altri luoghi di riferimento per i servizi alla salute».Nel documento si chiedono anche «incontri di verifica ogni sei mesi con le commissioni consiliari competenti», «di riferire annualmente a riferire in consiglio comunale i risultati di avanzamento dei lavori previsti», «armonizzare gli orari ed i tempi per il raggiungimento ed effettuazione di prestazioni di diagnosi e cura seguendo il modello avviato per le altre pratiche da svolgere negli altri uffici», «ad attivarsi con l'obiettivo che in ogni quartiere ci siano sempre più luoghi di riferimento e sicurezza sociale, oltre che visibili spazi sicuri, piazze o altro, per favorire la comunicazione interculturale e intergenerazionale».«Da questo importante atto - ha concluso la presidente della commissione sanità - partiamo con il piede giusto per avvicinare sempre di più ai bisogni dei singoli cittadini sia il piano strutturale che tutti quegli interventi che incidono sulla qualità della vita delle persone». (fn)Questo il testo della mozione:La città accessibile è quella in cui il tempo connettivo - quello fatto di brandelli di attese, di spostamenti, di "perditempo" - è ridotto al minimo, trascorre in condizioni non spiacevoli e consente di far convivere nella giornata le "cose" che il progetto di vita di ciascuno può ragionevolmente far convivere (Vittadini).Ordine del giorno collegato alla delibera n. 1215/03IL CONSIGLIO COMUNALEConsapevoli dell'importanza che il rapporto tempo spazio rappresenta uno dei temi , sicuramente più complesso e difficile da affrontare, poiché coinvolge aspetti strutturali dell'organizzazione della città, sentiamo il dovere di cogliere a pieno un'occasione da non sprecare.Visto che tale piano rappresenta comunque uno degli elementi di fondo per raggiungere una migliore qualità del vivere ed è indubbio che dobbiamo preoccuparci di riorganizzare i singoli servizi della città in modo efficiente, senza trascurare la rete di connessione : i percorsi ed i mezzi per raggiungerli, la loro dislocazione.Preso atto che con la delibera n. 1215/203 si mette per la prima volta in approvazione le finalità, la metodologia, le procedure e gli organismi per l'attuazione del Piano Territoriale degli Orari della città di Firenze ;Considerato che il Piano è impostato non come un ulteriore strumento di pianificazione, ma soprattutto come strumento di rilettura, coordinamento e verifica. Un Piano territoriale degli orari della città è visibilmente frutto di un grosso lavoro politico/amministrativo dell'ufficio ad hoc che da anni opera sul tema del coordinamento dei diversi soggetti referenti dei servizi e società esterna, da mettere in relazione per garantire un miglioramento nella qualità della vita di ciascun cittadino. Sicuramente apprezzabile anche il confronto avuto con l'associazionismo e importanti soggetti della Città come: organizzazioni sindacali, commercio, artigianato, associazionismo femminile che hanno avviato un contributo alla realizzazione del piano presentato con deliberazione n. 1215 /2003.Visto che nello stesso piano sono contenuti la gran parte degli interventi fatti, le scelte partite dalla fine degli anni novanta, scelte riguardanti in particolar modo, la scuola interventi che interessano la mobilità, la disincentivazione dell'utilizzo del mezzo privato l'istituzione dei percorsi pedonali: casa scuola e viceversa, l'intervento di pre-post scuola, la possibilità, nelle scuole superiori di avere anche l'utilizzo degli spazi scolastici come spazio di socializzazione e relazione anche nel tempo libero. Orari dei servizi pubblici , come l' ATAF, dedicati alle entrate e uscite delle scuole.INVITA LA GIUNTAA tenere conto che la modifica alla L.R. n.5/1995 e la recente L.R. 38/1998 sul Piano degli Orari rappresentano due passaggi importanti. Ciò detto diventa particolarmente opportuno il collegamento dei tempi con la strumentazione urbanistica, sia sul piano dell'affermazione di un principio secondo il quale "il governo del territorio privilegi una organizzazione degli spazi che salvaguardi il diritto all'autodeterminazione delle scelte di vita e di lavoro ", che in relazione all'obbligo di legare temporalmente il Piano di indirizzo e di regolazione degli Orari al Piano Strutturale.A prevedere sistematici incontri di verifica (almeno) ogni 6 mesi con le commissioni consiliari competenti e annualmente a riferire in Consiglio i risultati di avanzamento dei lavori in progress previsti da tavoli e organismi dal Piano stesso con l'obiettivo di comprendere in uno stesso documento le diverse politiche già attuate, quelle in via di definizione, i progetti futuri. Ciò implica che anche il Piano Regolatore si faccia carico di verificare le proprie previsioni anche in termini di compatibilità temporali.A predisporre un lavoro di studio con le Aziende Sanitarie, Ospedaliere e gli altri luoghi di riferimento per servizi dedicati alla salute. Armonizzando gli orari ed i tempi per il raggiungimento ed effettuazione di prestazioni di diagnosi e cura seguendo il modello avviato (es. giovedì del cittadino).A far sì che l'Ufficio Tempi e Spazi della Città prenda in debita considerazione e visione le strutture e attività sportive tanto da incrementare e favorire la massima partecipazione e aggregazione sociale.Con particolare riguardo alla compatibilità degli orari per l'accompagnamento della popolazione adolescente tanto da contribuire allo riduzione dell'isolamento generazionale.Ad attivarsi inoltre, per incrementare l'attenzione dello stesso ufficio verso le fasce di età anziana, ( 26% nella nostra città ) con l'obiettivo che in ogni quartiere ci siano sempre più luoghi di riferimento e sicurezza sociale, oltre che visibili spazi sicuri (piazze o altro) per favorire la comunicazione interculturale e intergenerazionale.p.LA COMMISSIONELa Presidente