Publiacqua, Checcucci (AN): «Mi negano i verbali del consiglio di amministrazione di una società tutta pubblica»

Un'istanza alla segreteria generale del Comune per ottenere i verbali del consiglio di amministrazione di Publiacqua è stata presentata dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.«Nella risposta ad una mia interrogazione sulla ricapitalizzazione di Publiacqua - ha proseguito la Checcucci - l'assessore Coggiola si è ben guardato da spiegarmi come si è espresso il consiglio di amministrazione di questa società alle ipotesi di finanziamento che il Comune di Firenze aveva ipotizzato, le relative motivazioni con possibili annessi verbali».«A fronte della mia richiesta - ha spiegato la consigliera di AN - l'assessore ha detto che non era esaudibile perché "la società è dai noi partecipata e non controllata". Una risposta assurda perché Publiacqua è partecipata solo da Comuni e l'amministrazione non perde occasione nel ribadire che si tratta di una società che proprio i Comuni hanno costituito con uno scopo preciso e con la ferma volontà di non perderne il controllo e la gestione. Ciò è dimostrato, peraltro, dall'accordo di programma del 28 giugno 2001 dal quale emerge che Publiacqua è la sommatoria di quote che fanno capo ai Comuni ad essa associati: negarmi la possibilità di accedere ai verbali è giuridicamente, oltreché politicamente, un'azione inaccettabile che contrasterò esercitando il mio diritto di accesso agli atti».«A differenza di quanto afferma Coggiola - ha sottolineato la Checcucci - non mi risulta che il consiglio di amministrazione di Publiacqua si sia pronunciato positivamente in merito alla ipotesi di finanziamento che si era avanzata. I verbali chiariranno ogni dubbio. La richiesta di chiarimenti si è resa necessaria perché siamo preoccupati, soprattutto come fiorentini, delle condizioni finanziarie in cui versa la società che ha un debito, al 31 dicembre 2002, di oltre 158 milioni di euro. Nonostante ciò Publiacqua, così come ci ha spiegato l'assessore, anticiperà al Comune di Firenze i canoni di concessione peraltro incerti nella legittimità: una scelta sindacabile sotto molto punti di vista a fronte dei tanti debiti».«Infine - ha concluso - apprendiamo che la ricapitalizzazione sarà effettuata con i proventi da alienazioni mobiliari e immobiliari, fra le quali c'anche la vendita delle azioni dell'aeroporto. Sui tempi di tali alienazioni, però, non ci sono certezze. Una volta ricapitalizzata, se questo accadrà, non si capisce con quali soldi verranno effettuati gli investimenti. Quanto all'ingresso del socio privato, il raggruppamento Acea, che, come è noto, è l'unica proposta presentata a seguito di un bando al quale hanno partecipato le più importanti società italiane, staremo a vedere i tempi reali. Le date che fornisce l'amministrazione attraverso l'assessore Coggiola sono puramente indicative dato che in questa vicenda, ad oggi, nessun termine è stato rispettato. L'unica certezza ci pare la precarietà della situazione in cui si trova Publiacqua ed il fatto di essere condizionata da logiche molto politiche e poco imprenditoriali». (fn)