Il sindaco Domenici ha incontrato i parlamentari fiorentini: impegno comune sul Piano strategico e su alcuni progetti per Firenze
Un'azione comune verso il governo perché vengano destinate risorse alle città che si sono dotate dello strumento del Piano Strategico, e perchè vengano portati all'attenzione generale alcuni temi specifici che riguardano Firenze: come le aree dismesse, le celebrazioni galileiane, il nuovo polo musicale, la moda. Questo l'obiettivo condiviso emerso stamani dalla riunione che si è tenuta in Palazzo Vecchio fra il sindaco Leonardo Domenici ed un gruppo di parlamentari di partiti di maggioranza e opposizione eletti nell'area fiorentina: Monica Baldi, Giovanni Bellini, Vannino Chiti, Vittoria Franco, Stefano Passigli, Guido Sacconi, Valdo Spini. L'incontro, al quale erano presenti anche il coordinatore scientifico del Piano strategico per l'area fiorentina Carlo Trigilia e l'assessore delegato al Piano Simone Tani, era stato promosso dal sindaco con una doppia finalità, come lui stesso ha spiegato nell'introduzione: sia per "definire sul piano normativo e legislativo iniziative e strumenti adeguati per sostenere i progetti definiti nei Piani strategici, che Firenze ed altre importanti città italiane stanno portando avanti per lo sviluppo del loro territorio", sia per "valutare iniziative parlamentari specifiche su temi che riguardano Firenze". "Dobbiamo riportare le città al centro del dibattito nazionale" ha detto Domenici, ricordando anche il recente convegno internazionale tenuto a Firenze proprio sull'esperienza dei Piani strategici nei centri italiani ed europei.Per quanto riguarda i finanziamenti alle città che hanno Piani strategici (oltre Firenze ricordiamo Torino, La Spezia, Venezia, Trento, Pesaro, Piacenza, Vicenza, Verona, Venezia, Perugia), la prima proposta emersa dalla riunione è stata quella di attivarsi subito perché nella prossima legge finanziaria siano previsti specifiche risorse a loro sostegno. "Sappiamo che è una strada difficile ha detto il sindaco ma credo che sia importante anche partire dal riconoscimento istituzionale dei piani strategici come motori dello sviluppo locale". Sarà anche avviata un'indagine per capire come collegare i diversi progetti ai programmi europei e ai finanziamenti collegati.Sui progetti legati più specificamente a Firenze, sia previsti nel Piano strategico sia di carattere più generale, l'attenzione si è soffermata in particolare su quattro temi. Per quanto riguarda le aree dimesse di proprietà statale, come le numerose caserme messe in vendita dal governo con la cartolarizzaione, la proposta emersa è quella di chiedere un incontro ai ministeri della Difesa e del Tesoro per fare il punto sulla situazione, e individuare poi gli strumenti normativi più adatti. Riguardo il cinquecentenario di Galileo, previsto nel 2009, è stato confermata la proposta di legare le iniziative per le celebrazioni al progetto del Piano strategico "Firenze scienza La città di Galielo", e di avviare da subito gli atti necessari per ottenere adeguati finanziamenti. Altro tema affrontato, quello del nuovo polo musicale previsto nell'area dei Macelli, di proprietà comunale. E' stato deciso di verificare se l'ipotesi alternativa di localizzazione nell'area di Porta a Prato, di proprietà delle Ferrovie, possa avere qualche concreta possibilità di realizzazione. Infine il sistema-moda, uno dei temi del Piano strategico "che forse ha più bisogno di sostegno da parte delle istituzioni" ha detto il sindaco. In particolare, i parlamentari fiorentini hanno concordato per riproporre al Senato gli emendamenti che la Camera non ha accolto sulla proposta di legge che istituisce una rete dei Musei della moda, perché il provvedimento non sia penalizzante per Firenze e per la Galleria del Costume di Palazzo Pitti. (ag)