"La ragazza di Terezìn": in Palazzo Vecchio la proiezione per i ragazzi delle scuole del video sul dramma del campo di sterminio per bambini

Hanno lasciato i loro disegni i bambini del campo di concentramento di Terezìn: farfalle, per avere l'illusione di volare via dall'orrore. A raccontare la storia dello sterminio di Terezìn, dove trovarono la morte oltre quindicimila bambini e furono solo un centinaio i sopravvissuti, è il video del regista Valerio Finessi "La ragazza di Terezìn" che stamani è stato proiettato nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio davanti a oltre duecento studenti delle scuole elementari e medie di Firenze. L'iniziativa, presentata dall'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri e da Carla Sadun, in rappresentanza della Comunità ebraica fiorentina, conclude il calendario di manifestazioni organizzate dall'assessorato alla pubblica istruzione, in collaborazione con varie realtà, a cominciare dall'Aned, dall'Istituto storico della Resistenza e dalla Comunità ebraica fiorentina, per il "Giorno della memoria" sulle deportazioni e persecuzioni razziali della seconda guerra mondiale. Le occasioni pensate per approfondire la conoscenza di questi fatti non si sono limitate alla giornata vera e propria, il 27 gennaio, ma hanno abbracciato oltre due settimane con diversi appuntamenti. Alla visione di stamani hanno partecipato tre classi quinte delle scuole elementari "Cairoli", "Baracca" e "Rodari" e le terze medie delle scuole "Città Pestalozzi", "Puccini" e la media dell'Istituto d'arte, a cui si sono aggiunte alcune classi dell'Educandato della Santissima Annunziata e della scuola elementare parificata Santa Teresa. Molte, poi, le classi che hanno manifestato interesse per l'iniziativa: il video ‘girerà' le scuole elementari e medie fiorentine. Sono complessivamente 26 elementari e 26 medie inferiori per un totale di oltre 1210 alunni le scuole che sono state coinvolte nelle varie iniziative."Oggi è indispensabile mantenere vivo il ricordo affinché il tempo non cancelli la memoria e con questo spirito abbiamo dato vita a un calendario molto ricco e vario di iniziative legate al Giorno della memoria che hanno coinvolto centinaia di studenti e insegnanti delle nostre scuole – ha sottolineato l'assessore Lastri - . In particolare modo ricordare una storia tremenda come quella di Terezìn è un'occasione di confronto e di conoscenza perché queste vicende, incancellabili dalla storia dell'umanità, non si ripetano mai più".Il video, della durata di poco meno di un'ora, racconta la storia del campo di Terezìn partendo, in un mix tra storia e realtà, dalla rappresentazione del "Brundibàr", l'opera scritta e pensata per i bambini del ghetto, che si è tenuta nel 1997 al Teatro Comunale di Firenze. Nella fantasia del regista i ragazzi delle scuole fiorentine, realmente protagonisti dell'opera al Comunale, incontrano nei sotterranei del teatro Milene, il fantasma di una ragazzina morta a Terezìn, e conoscono, attraverso la sua testimonianza, il dramma dei campi di concentramento. Tantissime le domande dei bambini che hanno partecipato alla proiezione: molti hanno chiesto se c'erano possibilità di fuga nei campi e hanno voluto approfondire le condizioni di vita dei ragazzi.Terezìn (Theresienstadt) era in origine un complesso militare fortificato a forma di stella, distante sessanta chilometri da Praga che durante la seconda guerra mondiale fu scelto da Reinard Heydrich, capo della Rsha (Ufficio centrale per la sicurezza del Reich) e da Adolf Eichmann, capo di una sezione della Gestapo, quale ghetto ebraico e campo di transito per la deportazione verso l'Europa orientale, in un primo momento dei soli ebrei cecoslovacchi, ed in seguito anche per quelli provenienti da Germania, Austria, Paesi Bassi, Danimarca, Ungheria e Slovacchia. Il 23 giugno 1944 gli ispettori della Croce Rossa visitarono una parte di Terezìn, accuratamente rimessa a nuovo nei mesi precedenti la visita (prigionieri, infermi ed invalidi furono per ovvie ragioni nascosti ed obbligati a non farsi vedere) e assistettero alla rappresentazione dell'operina per ragazzi e orchestra di Hans Kràsa, "Brundibàr". Oggi l'opera è diventata il simbolo della sofferenza dei bambini nel ghetto di Terezìn ed ha offerto lo spunto per il video di Valerio Finessi. (vp)