Il sindaco Domenici a Bruxelles: "Le città devono contare di più nella politica europea". E rivendica il ruolo dei Comuni per il controllo dei prezzi

Il ruolo delle città nella politica europea, i fondi comunitari, l'euro e la politica dei prezzi: questi alcuni temi affrontati da Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente dell'Anci, oggi a Bruxelles dove si è tenuto il consiglio nazionale dell'Associazione dei Comuni italiani. Un consiglio straordinario alla presenza del presidente della commissione europea Romano Prodi, dei sottosegretari D'Alì e Gagliardi e di molti sindaci delle principali città italiane, tra cui Paolo Costa (Venezia), Rosa Russo Iervolino (Napoli), Sergio Chiamparino (Torino), Giorgio Guazzaloca (Bologna)."Questa è una buona occasione - ha detto Domenici aprendo i lavori - per far sentire la nostra voce in Europa, per affermare il ruolo centrale delle città e dei comuni in un momento cruciale per l'Europa di fronte ad appuntamenti di rilevo come la Costituzione, l'allargamento e la discussione sulle prospettive finanziarie per il 2007-2013". "Le città vogliono un rapporto più diretto con la Commissione europea" ha sottolineato Domenici, ed ha proposto che i sindaci "incontrino direttamente l'esecutivo europeo in momenti importanti come questo". Già oggi, ha ricordato il sindaco, il 70% dei programmi comunitari è gestito dalle amministrazione degli enti territoriali: "Bisogna quindi evitare di concentrare tutto il potere solo nelle mani delle regioni e degli stati. E dico questo non per creare conflittualità, ma perché siamo convinti che per elaborare buoni progetti europei è necessario partire dal basso". Da qui anche la richiesta dell'Anci di replicare in sede europea l'esperienza della Conferenza stato-città. "E' necessario trovare nuove sedi che possano valorizzare l'attività e la partecipazione delle città alla definizione dei programmi per le realtà locali, in grado di affiancare l'attuale Comitato delle regioni, che forse non riesce a rappresentare appieno le realtà locali".Domenici ha anche rivendicato il ruolo dei Comuni sulle politiche di contenimento dei prezzi: "Se c'é qualcuno che ha preso iniziative concrete – ha detto - e sviluppato attività per cercare di promuovere non solo il controllo, ma anche opportunità maggiori per i consumatori, sono soprattutto i Comuni. I Comuni, che hanno proposto pacchetti promozionali, iniziative per la trasparenza dei prezzi e accordi tra associazioni di categoria e quelle dei consumatori". Significativa l'esperienza fiorentina, ad esempio, dove l'iniziativa "Prezzo fresco" sta ottenendo successo e consensi sia fra i commercianti che fra i cittadini. Riguardo all'euro, Domenici ha detto che è mancata soprattutto una "efficace politica di controllo. Non credo – ha concluso - che l'euro possa essere posto sul banco degli accusati". (ag)