Somali richiedenti asilo, l'assessore Monciatti: "E' sempre più urgente un coinvolgimento di tutte le istituzioni per una legge nazionale in materia"
"In mancanza di una legge nazionale sulla richiesta d'asilo, le contraddizioni e i drammi delle persone provenienti da tante parti del mondo devastate da guerre civili e da assoluta mancanza di opportunità diventano sempre più insostenibili.Firenze è tra le pochissime Città capoluogo di Regione che si è dotata da oltre tre anni di una struttura dedicata ai richiedenti asilo dove ospitiamo 55 persone che provengono da tutte le parti del mondo.Naturalmente non ci limitiamo all'ospitalità, ma attraverso i volontari di Caritas ed ARCI, organizziamo l'inserimento dei bambini e delle bambine a scuola, corsi di alfabetizzazione della lingua italiana, corsi di formazione professionale per gli adulti, rispetto delle culture di appartenenza.Siamo a pieno titolo nella rete del Progetto Nazionale Asilo per il quale i finanziamenti statali arrivano con ritardi annuali e, fino ad ora, solo per 37 persone anziché per le 55 che ospitiamo.A Firenze, fra gli altri, arrivano molti cittadini e cittadine somale che sbarcano sulle coste siciliane e si dirigono verso quelle città dove hanno la possibilità di trovare punti di riferimento e connazionali in grado di aiutarli.Rispetto a tale emergenza in questi giorni l'ufficio Immigrazione del Comune di Firenze ha provveduto ad introdurre altre 7 persone in difficoltà nella struttura di Villa Pieragnoli.Altri cinque posti sono stati reperiti nelle normali strutture d'accoglienza del Comune di Firenze.Inoltre, mediante un lavoro intenso e frenetico di relazioni, telefonate, fax con il Progetto Nazionale Asilo, abbiamo trovato tre posti d'accoglienza a Riace, uno a Sezze Romano, otto a Como, tre a Sesto Fiorentino, due ad Ancona.In quest'ultima Città esiste, infatti, una struttura gestita dalla Prefettura che accoglie anche richiedenti asilo che non abbiano, però, avuto alcun contributo dalle Prefetture delle Città d'arrivo.Abbiamo, così, capito che le persone che hanno percepito 250euro dei circa 750euro che spetterebbero per legge a tutti i richiedenti asilo, non hanno la possibilità di accedervi.Per questa ragione abbiamo potuto inviare solo due persone provenienti dall'Eritrea.Il Comune di Firenze, grazie all'intenso lavoro dell'Ufficio Immigrazione ha trovato, così, ospitalità per 22 persone che aggiunte alle 55 di Villa Pieragnoli danno il risultato di 77 cittadine e cittadini stranieri richiedenti asilo che hanno trovato un'accoglienza a Firenze e grazie a Firenze.Apprendiamo dalla stampa che anche altre Istituzioni stanno interessandosi del problema.Non possiamo che esserne contenti perché Firenze ha fatto e continuerà a fare tutto ciò che le è possibile.Inoltre, come si sa, in mancanza di una legge e con la presenza di strutture dovute solo alla buona volontà di alcuni e pochissimi Enti locali, non esistono limiti di competenze.Anzi, a ben vedere, le competenze vere sono solo quelle statali che sono tutt'altro che definite.Ciò che sappiamo bene è che ci sono persone che scappano da guerre e carestie, che arrivano, quando ce la fanno, sulle nostre coste, che nella migliore delle ipotesi ricevono 250euro di contributo, che attendono per oltre un anno l'esame della richiesta d'asilo dalla Commissione Centrale del Ministero degli Interni, che nel frattempo non possono assolutamente lavorare per divieto esplicito di legge e che, purtroppo, solo una parte di loro incontra nel suo percorso le poche Città come Firenze che si sono dotate di una struttura in grado di assicurare un'accoglienza degna di tale nome a uomini, donne e bambini". (lb)