Fortezza da Basso, Checcucci (AN): «Siamo di fronte ad un'anomalia, il project financing è pubblico ed è stato commissariato dal Comune»
«Il Comune ha commissariato il project financing della Fortezza. Ma davanti al consiglio comunale la giunta deve fare chiarezza, numeri alla mano, sulle decisioni che ha preso in questi ultimi mesi e che conosciamo solo attraverso la stampa ». E' quanto chiede la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci che sulla questione aveva già presentato, nel maggio scorso, una interrogazione.«Una richiesta di chiarimenti ha rilevato l'esponente del centrodestra che ancora attende una risposta e che deve essere evasa alla prima seduta utile del consiglio comunale dopo la pausa estiva».«Il project financing ha aggiunto Gaia Checcucci - attribuisce al privato il ruolo di promotore ed "investitore" unico e gli permette la successiva gestione degli interventi realizzati, garantendo la remunerazione del capitale investito attraverso la gestione. Non va dimenticato il ruolo e la configurazione di Firenze Mobilità nel procedimento complessivo del project financing della Fortezza. In alte parole significa che il "soggetto privato" che andrà a gestire tutti gli interventi del pacchetto "Firenze Mobilità" sarà la società partecipata dal Comune, Firenze Parcheggi. Originariamente il soggetto privato presente nella cordata che avrebbe dovuto rilevare le quote dei costruttori sarebbe dovuta essere Scaf. Ma quest'ultima ha problemi di bilancio, tra l'altro deve ancora rendere al Comune circa sei milioni di euro per la gestione dei bus turistici, e quindi non è grado di provvedere all'acquisizione delle quote. Ecco quindi che arriva Firenze Parcheggi».«Una operazione discutibile ha concluso sia sotto il profilo giuridico che della convenienza per il Comune. Anzitutto c'è un project che non ha più l'equilibrio economico-finanziario originario: il Comune, dopo aver acconsentito all'obbrobrio della Fortezza, ha dovuto fare marcia indietro per le legittime proteste dei cittadini e così si stanno cercando i soldi necessari a pagare i privati costretti a cambiare la fisionomia del progetto. In secondo luogo sono cambiati i soggetti originari: si trattava di un'operazione discutibile dal momento in cui è entrata Firenze Parcheggi, al tempo partecipata dal Comune al 30%, figuriamoci quando il Comune è arrivato al 51% di questa società. Ma che l'operazione sia discutibile lo confermano le indiscrezioni apparse in questi giorni sui giornali ovvero che due parcheggi sotterranei di cui si parla da tempo, quello di piazza del Carmime e quello di piazza Vittorio Veneto, potrebbero essere aggiunti al pacchetto delle opere del "project financing". Tale sistema servirebbe al Comune per trovare i soldi per rimborsare a "Firenze Mobilità" le modifiche ordinate dal sindaco sul parcheggio alla Fortezza, per allargare la gestione di Firenze parcheggi e farle diventare conveniente l'acquisizione delle quote in Firenze Mobilità. Su tutto questo deve essere fatta chiarezza: attraverso Firenze Parcheggi il Comune, che dovrebbe essere controllore e garante, è anche impegnato come gestore dell'intervento. C'è dunque bisogno di trasparenza e chiarezza e non di scoprire ogni giorno sui giornali novità discutibili. (fn)