Amato, Massimo Pieri e Celesti (FI): «Consiglio comunale aperto sulla "Società della salute"»

Consiglio comunale aperto sulla "Società della salute". E' la richiesta avanzata dal capogruppo di Forza Italia Paolo Amato e dal consigliere Massimo Pieri, che è anche membro della giunta di questo nuovo consorzio.«La "Società della salute" – ha sottolineato Paolo Amato – è ancora una realtà virtuale e ad un anno dal suo insediamento non riusciamo ancora a vedere elementi di innovazione. La giunta funziona poco e le decisioni vengono prese solo dall'esecutivo, ovvero dall'assessore Graziano Cioni e dal direttore generale dell'asl di Firenze Luigi Marroni».«Il risultato – hanno rilevato Amato e Pieri – è lo svuotamento di questo organo collegiale e, in ultima analisi anche del consiglio comunale, che non può discutere le scelte fatte. In altre parole l'assemblea di Palazzo Vecchio non può esercitare quella funzione di indirizzo e controllo che esercita nei confronti delle aziende partecipate».«Non c'è integrazione fra le diverse competenze comunali – ha commentato Massimo Pieri – nella giunta della "Società della salute" sono presenti, oltre a Cioni, altri sei assessori eppure nessuno di loro ha voce in capitolo: le questioni relative alla salute restano competenza solo dell'assessorato di riferimento. Inoltre, in un anno di attività questo consorzio ha proseguito i progetti già decisi in passato: che bisogno c'era, allora, di creare questa nuova società? Purtroppo negli ultimi mesi il consiglio comunale non ha più discusso di un qualsiasi argomento relativo alle politiche sociali e sanitarie, proprie dell'amministrazione, tantoché i consiglieri comunali nominati come osservatori nella giunta della "Società della Salute" hanno visto la ratifica di atti dell'esecutivo di tale società».«E' indispensabile che alla ripresa dell'attività il consiglio comunale eserciti la sua funzione di indirizzo – ha commentato la consigliera regionale Anna Maria Celesti, che è anche vicepresidente commissione sanità – per la definizione del "piano integrato sociale", gli indirizzi alle aziende di servizi alla persona e di controllo: verifica degli obiettivi raggiunti del piano sociale, dei bilanci delle aziende, della qualità e quantità dei servizi erogati». (fn)