Carcere di Sollicciano, l'assessore Cioni: "La situazione è inaccettabile. Servono interventi immediati"

Sovraffollamento a livelli inaccettabili e una struttura degradata, con docce scarsamente funzionanti, intonaci scrostati, infiltrazioni di umidità e locali senza la necessaria areazione. E' questa la fotografia dell'istituto di detenzione di Solliciano che emerge da un rapporto stilato dai tecnici dell'Azienda sanitaria fiorentina a seguito di una ispezione di routine al carcere fiorentino effettuata nel mese di giugno. Un rapporto che, per competenza, è stato inviato anche all'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni. "Da questo resoconto – spiega l'assessore – emerge una situazione particolarmente critica sia per il sovraffollamento, ormai a livelli inaccettabili, sia per lo stato di degrado in cui versa la struttura". Il carcere fiorentino dovrebbe ospitare infatti 450 persone, ma al momento dell'ispezione nella struttura si trovavano 935 uomini, 86 donne e 7 bambini. "Di fronte a questi numeri anche i servizi presenti nel carcere e tarati per meno della metà degli utenti risultano insufficienti – commenta l'assessore Cioni –. A peggiorare la situazione si aggiunge il degrado in cui versa la struttura, ben evidenziato nel rapporto dell'Azienda sanitaria". Si va dalle docce poco funzionanti alle infiltrazioni di umidità dei corridoi e negli ambulatori, dalla mancanza di impianti di aereazione nel laboratorio di radiologia senza finestre ai muri scrostati e con intonaco che cade a pezzi. "E secondo i tecnici dell'Asl – aggiunge l'assessore Cioni – rispetto all'anno scorso la situazione è notevolemente peggiorata. Si tratta di uno stato di cose inaccettabile per una città come Firenze, un degrado su cui è necessario intervenire subito. Ecco perché, sulla base del rapporto dell'Asl, gli uffici comunale dell'igiene pubblica hanno dato avvio al procedimento che concluderà con l'ordinanza prescrittiva nei confronti della direzione del carcere per effettuare i lavori necessari per riportare la struttura a una situazione accettabile". In dettaglio la direzione carceraria ha 30 giorni di tempo da quando ha ricevuto l'avviso per stilare un programma dei lavori. "Lavori che non devono rimanere sulla carta – ribadisce l'assessore Cioni – ma che devono essere effettuati quanto prima". Per quanto riguarda il sovraffollamento, l'assessore Cioni si rivolge all'amministrazione penitenziaria e al ministro di grazia e giustizia perché prendano immediati provvedimenti. (mf)