Ataf, incontro tra i comuni soci e i sindacati confederali. Matulli e Albini: "Impegno straordinario per il rilancio dell'azienda, ma tutti facciano la loro parte"
Ribadire la volontà dei comuni soci di Ataf di rilanciare il trasporto pubblico nell'area fiorentina come elemento centrale di una mobilità sostenibile ed in questo quadro rilanciare anche l'Ataf stessa sottolineando come, a fronte di un impegno straordinario e irripetibile delle amministrazioni locali, sia fondamentale anche una condivisione degli obiettivi da parte delle forze sociali.E' questo il bilancio dell'incontro che si è svolto questa mattina a Palazzo Vecchio tra il direttivo dell'Ataf, che raccoglie i sindaci dei comuni azionisti della società di trasporto pubblico, e i sindacati confederali.Erano presenti per Firenze il vicesindaco Giuseppe Matulli, l'assessore alle società partecipate Tea Albini e l'assessore alle politiche del lavoro Riccardo Nencini, il sindaco di Scandicci Simone Gheri, il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, il sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato, il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani, il sindaco di Impruneta Ida Beneforti Gigli, il sindaco di Vaglia Fabio Pieri e rappresentanti dei comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. Per quanto riguarda i sindacati confederali, erano presenti Alessio Gramolati per la Cgil, Adriano Fratini per la Cisl e Arturo Papini per la Uil."Abbiamo voluto incontrare i sindacati confederali spiegano Matulli e Albini anche a nome degli altri amministratori per ribadire il ruolo strategico del trasporto pubblico locale nel sistema della mobilità dell'area fiorentina, e quindi l'impegno dei comuni soci di Ataf per il rilancio dell'azienda". Il piano industriale 2005-2007 prevede infatti un impegno forte dei comuni per il sostegno dell'azienda con l'obiettivo di arrivare al pareggio di bilancio nei prossimi 4 anni. Ma il raggiungimento di questo obiettivo presuppone che la società attivi contemporaneamente interventi di risanamento sulle macro voci di costo, un incremento dei ricavi da traffico e una serie di interventi di sviluppo, espansione territoriale e nuove fonti di reddito attraverso l'erogazione di servizi connessi al trasporto pubblico locale. Senza dimenticare anche il riesame e la razionalizzazione del ruolo della società nei confronti delle proprie partecipazioni in altre aziende e un percorso che punti alla migliore organizzazione del lavoro. "I comuni si impegnano in un intervento straordinario per il rilancio strategico dell'azienda ribadiscono Matulli e Albini e su questo chiediamo la condivisione dei sindacati confederali e delle forze sociali. Si tratta di un impegno economico straordinario per la situazione della finanza locale e come tale irripetibile. Tutti devono fare la loro parte. Il piano aziendale deve garantire l'equilibrio gestionale dell'azienda perché è impensabile che i comuni possano, in futuro, ripetere un intervento di tale portata" concludono Matulli e Albini. (mf)