Baruzzi, Malavolti (DS) e Pettini (Comunisti Italiani): «Una nuova politica per l'acqua»

Questo il testo dell'intervento dei consiglieri Daniele Baruzzi, Gregorio Malavolti (DS) e Luca Pettini (Comunisti Italiani):«Sgombriamo il campo da un equivoco: che oggi in consiglio ci fosse la decisione sull'ingresso del socio privato in Publiacqua. La decisione è stata presa nel 2003, consentendo allora di non mettere in gara il servizio idrico e mettendo la società pubblica Publiacqua in condizioni di fare fronte ai necessari investimenti. Il lungo iter partito nel 2003 si è avviato alla conclusione proprio questa mattina con la firma dell'accordo definitivo per l'ingresso di Acea.Non era quindi la delibera sugli indirizzi il luogo in cui avviare una riflessione, che a nostro avviso è necessaria, da fare sul piano politico su tutto il settore dei servi idrici e sulle società che li gestiscono. E' urgente una legislazione regionale e nazionale che garantisca la possibilità agli enti locali di gestire con società interamente pubbliche i servizi idrici, che preveda per le società esistenti una presenza del socio privato non superiore al 40%, con l'immediato scioglimento se la quota del pubblico dovesse scendere sotto la soglia del 60% e la presenza non modificabile del pubblico al 100% per le società non ancora miste, con la presenza in ogni caso di strumenti di controllo che coinvolgano anche le comunità locali. Le società di gestione non devono porsi l'obiettivo di "rincorrere" il mercato globale dell'acqua o di produrre utili ma operare Su base locale secondo i criteri di una corretta ed oculata (tendente a minimizzare i consumi, ad esempio) gestione di una risorsa fondamentale e limitata come quella dell'acqua. Proprio perché l'acqua è il principale bene comune, è un bene pubblico che non deve essere assoggettato alle logiche di mercato. Per questo è opportuno con le legge regionale sui servizi pubblici scorpori l'acqua dagli altri settori e si ponga l'obiettivo di individuare le condizioni per una sua ripubblicizzazione nei casi in cui è attiva la presenza del partner privato.Su questi temi intendiamo aprire una discussione pubblica anche attraverso un'iniziativa politica e la presentazione di un ordine del giorno in consiglio comunale».(fn)