Ratzinger contro Harry Potter, Varrasi (Verdi): "Preoccupato per le parole espresse in merito dal Papa"
"Leggendo i giornali di questi giorni dice Giovanni Varrasi capogruppo dei Verdi in Palazzo Vecchio e membro del direttivo nazionale del Partito - apprendiamo che il Papa Ratzinger considera Harry Potter «una sottile seduzione che corrompe i giovani»".Una domanda, forse impertinente, sorge spontanea. Ma il Papa ricorda quando era bambino?Ha frequentato quel mondo magico, eccitante e pauroso, tra realtà, fantasia, gioco, che permette poi da adulti- di mettere insieme realismo e illusioni, limiti e potenzialità e costruisce la spinta verso un futuro possibile?"."Gli psicoanalisti lo chiamano «spazio potenziale», da cui attingiamo le nostre potenzialità creative sul piano affettivo, culturale scientifico, tecnico. Persino l'evoluta possibilità di costruire simboli, cioè di pensare in maniera complessa , passa da questa dimensione mentale.Questo spazio è anche una zona " franca" rispetto a un realismo che troppo precocemente investa la vita, quello dei bambini lavoratori o soldato per esempio prosegue Varrasi -. I piccoli più fortunati invece possono permettersi una zona di passaggio, dove la " onnipotenza" che il bambino misteriosamente ritiene di avere, via via si stempera nella consapevolezza dolente dei propri limiti e realistiche possibilità. La distruzione di questo spazio mentale produce da adulti una seria difficoltà a elaborare i complessi accadimenti della vita con la possibilità che si instaurino malattie psicosomatiche, forme depressive, persino psicosi. Nel migliore o peggiore dei casi si sviluppano disturbi del carattere dove l'elemento trainante e cementante l'identità è il realismo assoluto e l'operatività piena di certezze senza flessibilità e contraddizioni"."E dunque - conclude Varrasi - evviva Harry Potter, Pinocchio, Alice nel paese delle meraviglie, Aladino e tutti i personaggi che, miracolosamente, riescono a mutare la loro condizione e poter crescere collocandosi purtroppo da adulti dentro un mondo dove in realtà i miracoli sono poco presenti se non quelli del lavoro, della ragione, dei sentimenti".(pc)