Diritto di voto ai cittadini extracomunitari, i gruppi di maggioranza presentano una mozione

Permettere ai cittadini extracomunitari di votare nelle elezioni degli organi comunali. E' quanto prevede una mozione presentata dai gruppi della maggioranza di Palazzo Vecchio e che questa mattina è stata illustrata dal primo proponente, il consigliere diessino Paolo Imperlati, e dai capogruppo dei Ds Ugo Caffaz e dei Verdi Gianni Varrasi in rappresentanza degli altri capogruppo della maggioranza (Alessandro Falciani dello Sdi, Nicola Perini della Margherita e Nicola Rotondaro dei Comunisti Italiani).La mozione, che dovrebbe essere all'ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale, infatti impegna il sindaco Leonardo Domenici "a sollecitare presso i competenti organi della Regione Toscana l'approvazione di un atto di iniziativa legislativa da presentare al Parlamento........volto ad incardinare un procedimento di revisione dell'articolo 48, o un procedimento legislativo ordinario di modifica e integrazione del decreto legislativo n. 267 del 2000, entrambi finalizzati a riconoscere il diritto di voto ai cittadini extracomunitarii residenti nelle elezioni degli organi comunali". La mozione prevede anche alcune azioni a livello locale impegnando infatti il sindaco Domenici da un lato "a sollecitare l'Anci regionale affinché svolga un'azione di coinvolgimento degli altri comuni della Regione Toscana che, a loro volta, intendano agire nella direzione indicata" e dall'altro "ad invitare la stessa a farsi promotrice presso altre Regioni per l'adozione di analoghi atti di iniziativa legislativa"."Si tratta di un atto dovuto – ha spiegato Imperlati – coerente con una linea politica in tema di diritti civili espressa da questa amministrazione sia nel precedente che in questo mandato". In dettaglio questa iniziativa si propone di avviare e sostenere un percorso politico-istituzionale che porti a riconoscere il diritto di voto ai cittadini non comunitari residenti nelle elezioni amministrative e più in generale ad affermare il principio di "cittadinanza civile" mediante il quale si riconosce ai cittadini di paesi terzi, che risiedono legalmente nell'Unione Europea, uno "status" che prevede diritti e doveri di natura economica, sociale e politica, ivi incluso il diritto di voto alle elezioni municipali. "Il principio della cittadinanza civile – ha precisato Imperlati – il Parlamento Europeo ha già introdotto a livello sopranazionale con una risoluzione del 15 gennaio 2004. In questo modo si introduce un principio di diritti e doveri basato sul concetto di ‘abitanti' anziché solo di ‘cittadini' con una differenza sostanziale e di grande portata, umana e civile".Pieno appoggio a questa iniziativa arriva dal capogruppo dei Verdi Varrasi. "L'inclusione delle minoranze rappresenta un elemento indispensabile per una convivenza pacifica. Per questo motivo condividiamo pienamente e in modo consapevole tale linea politica". Sul tema della convivenza pacifica con i cittadini immigrati anche all'indomani degli attentati terroristici di Londra Imperlati ha aggiunto: "Nel nostro paese si sono messi in atto provvedimenti di legge restrittivi e moralmente lesivi della dignità umana. A questo, negli ultimi giorni, si sono aggiunti comportamenti chiaramente xenofobi e irresponsabili ad opera di una parte della attuale maggioranza di governo, con la manifesta intenzione di fomentare risentimenti razziali e creare un clima di insicurezza e di paura nella gente. Riteniamo che questo faccia parte di un bagaglio culturale di oscurantismo politico, civile e sociale, che non giova al nostro paese. Non è in questo modo che si creano le basi per una convivenza civile e solidale – ha concluso Imperlati –. Per questo motivo la nostra è una battaglia politica per il progresso civile". (mf)