In marcia da Ginevra a Roma per i diritti umani del popolo eritreo

A piedi da Ginevra a Roma per i diritti umani del popolo eritreo. Ha fatto tappa oggi a Firenze la lunga marcia di Samuel e Tekle, due giovani maratoneti eritrei, che stanno percorrendo ben 1200 km a piedi dalla Svizzera fino alla Città del Vaticano. Scopo dell'iniziativa è quello di richiamare l'attenzione internazionale sulla violazione dei diritti umani in Eritrea, rivolgendosi alle varie realtà istituzionali e raccogliendo le firme da consegnare al Papa Benedetto XVI, alle rappresentanze delle Nazioni Unite, del Parlamento Europeo e dell'Unione Africana. In mattinata hanno incontrato il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini e la presidente del consiglio degli stranieri Divina Capalad, che gli hanno donato due gigli d'argento, simbolo della città i Firenze."Firenze è una città che lavora per la pace – ha commentato Cruccolini – è nostra volontà impegnarci a livello istituzionale per fermare ogni guerra e ogni ingiustizia e per l'affermazione dei diritti umani". La marcia, promossa dai giovani eritrei in collaborazione con l'Asper (Associazione salviamo il popolo eritreo) ha già fatto tappa ad Aosta, Torino, Novara, Monza, Bergamo, Brescia, Verona, Mantova, Modena e Bologna, adesso Firenze per proseguire poi fino a Roma. Durante la tappa fiorentina i due giovani maratoneti incontreranno anche i partigiani d'Oltrarno, saranno poi accolti dalla commissione pace della provincia di Firenze. Domani ancora un incontro in Comune con l'assessore alla cultura e alla cooperazione Simone Siliani, visita alla sede della Regione Toscana e nel pomeriggio ultimo appuntamento con il consiglio comunale di Sesto Fiorentino.E' possibile sostenere l'iniziativa visitando il sito della marcia (www.dhnet-ertraiwan.com) e apponendo lì la firma per la petizione.(fd)