Termovalorizzatore. De Zordo (Unaltracittà/Unaltromondo) "le categorie economiche sono strumentali al business non perseguono la salute delle persone

"La posizione espressa dalle categorie economiche sull'ineluttabilità dell'inceneritore è figlia di una visione miope che mette a fuoco solo business e competitività economica tralasciando, colpevolmente, lo stato di salute dei cittadini della piana. È infatti intollerabile che si continui ad avere una visione della piana fiorentina come una periferia dove si rovesciano le funzioni scomode della città vetrina, ambita dalle categorie economiche sostenute in questa visione da buona parte della maggioranza. La posizione delle categorie imprenditoriali esce in un momento topico perché proprio in queste settimane i decisori politici della maggioranza si iniziano ad interrogare costruttivamente sugli effetti nefasti dell'incenerimento sulla salute dei cittadini. Il sindaco di Campi Bisenzio afferma sulla stampa che l'inceneritore avrà «conseguenze gravissime di impatto sociale ed ambientale». Solo qualche giorno fa i Verdi in Provincia hanno chiesto una moratoria sulla realizzazione dell'inceneritore per lavorare bene sulla raccolta differenziata e raggiungere almeno il 60% di rifiuti riciclati".È quanto ha affermato la consigliera comunale Ornella De Zordo di Unaltracittà/Unaltromondo sulla questione dell'inceneritore."Alle categorie economiche chiediamo allora – ha proseguito De Zordo – cosa stanno facendo concretamente per ridurre gli imballaggi delle loro merci che i consumatori sono obbligati ad acquistare? Quanti euro l'anno sono investiti per la riduzione dei rifiuti prodotti? Quanti euro sono investiti per sensibilizzare la tutta cittadinanza a scegliere prodotti con meno imballaggi? Aspettiamo risposte concrete, a cui far seguire atti concreti. Ne va della vita di migliaia di persone che non mettono al primo posto il business ma la loro salute"."L'emergenza rifiuti si risolve in maniera efficace soltanto incrementando le politiche di raccolta differenziata con sistemi di porta a porta, applicando delle tariffe puntuali, innescando politiche di riduzione a monte, disincentivando le pratiche di assimilazione dei rifiuti speciali, incentivando il vuoto a rendere, i prodotti alla spina, la riduzione degli imballaggi inutili. Chiediamo perciò che i circa 206 milioni di euro ipotizzati per la costruzione dell'impianto di incenerimento vengano impiegati per salvaguardare la salute dei fiorentini. Allo stesso tempo vengano promosse azioni capaci di ripensare lo sviluppo della Piana, a partire dalla gestione dei rifiuti attraverso la cosiddetta «Strategia Rifiuti Zero», l'unica realmente sostenibile", ha concluso Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo. (uc)