Consegnato in Palazzo Vecchio il Fiorino d'oro a Vittorio Sermonti
La suggestiva lettura dell'ultimo canto del Paradiso e del primo dell'Inferno, con gli immortali versi di Dante che risuonavano nello storico Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, ha suggellato oggi la consegna del Fiorino d'oro della città di Firenze a Vittorio Sermonti, intellettuale, scrittore, saggista e appassionato divulgatore dell'opera dantesca.A introdurre la cerimonia, a cui hanno partecipato oltre 200 persone sfidando il caldo opprimente della sala, è stato l'assessore alla cultura Simone Siliani, che nel suo saluto ha ricordato come Sermonti negli ultimi anni sia divenuto un amico vero della nostra città, grazie soprattutto alle affollatissime letture dantesche tenute nel Cenacolo di Santa Croce. E' stato poi il sindaco Leonardo Domenici a leggere la motivazione e a consegnare il Fiorino d'oro a Sermonti. "Dante è un nostro contemporaneo ha aggiunto il sindaco e Vittorio Sermonti con le sue letture ci aiuta a capirlo meglio. Per questo a lui, oltre all'ufficialità del Fiorino, va anche il mio personale ringraziamento: leggere e capire la grandezza e l'attualità di Dante, nel mondo in cui oggi viviamo, è molto importante".Dopo la consegna, Sermonti ha regalato ai presenti la lettura dei due canti della Divina Commedia, preceduta da una stimolante introduzione. Ed è stato questo il miglior modo di ringraziare la città. (ag)SEGUE FOTO CGE