Manifestazione serali in piazza Santo Spirito, interrogazione di Amato (FI)

Una interrogazione «per conoscere le motivazioni della decisione dell'amministrazione comunale di programmare manifestazioni serali estive in piazza Santo Spirito nonostante le contrarie assicurazioni date ai residenti» è stata presentata dal capogruppo di Forza Italia Paolo Amato.Amato sottolinea «come tale comportamento sia da giudicare gravemente negativo per il fatto che le manifestazioni degli anni precedenti avevano provocato numerosi pesanti inconvenienti per i cittadini residenti rendendo invivibile la piazza e degradandola ulteriormente, tanto da indurre gli abitanti a chiedere la revoca delle autorizzazioni».Il capogruppo di Forza Italia vuole sapere «perché il Comune continui a consentire lo svolgimento di talune manifestazioni estive in luoghi non idonei disattendendo le continue proteste e le giuste istanze dei residenti»; «perché non si renda pubblico per tempo il programma delle manifestazioni estive consultando preventivamente i cittadini»; «quali sono le condizioni contrattuali per la concessione della piazza agli organizzatori»; «se non si ritenga di attivare l'assessorato alla partecipazione per monitorare preventivamente il gradimento dei cittadini sul programma di manifestazioni da tenersi nelle piazze e nelle strade della città». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco per conoscere le motivazioni della decisione dell'Amministrazione comunale di programmare manifestazioni serali estive in Piazza Santo Spirito nonostante le contrarie assicurazioni date ai residenti.Proponente: Paolo Amato• Presa visione della missiva, recapitata ai gruppi consiliari dal Presidente del Comitato Santo Spirito per l'Oltrarno, nella quale si denuncia che l'Amministrazione Comunale, nonostante le informali assicurazioni date al predetto comitato cittadino di non consentire per il 2005 lo svolgimento di manifestazioni estive nella piazza, ha invece proceduto ad autorizzare manifestazioni, già da tempo programmate;• Ricordato come tale comportamento dell'A. C. sia da giudicare gravemente negativo per il fatto che le manifestazioni degli anni precedenti avevano provocato numerosi pesanti inconvenienti per i cittadini residenti rendendo invivibile la piazza e degradandola ulteriormente, tanto da indurre gli abitanti a chiedere la revoca delle autorizzazioni;• Considerato che invece il Comune, nel perseguimento di una discutibile politica pseudo-culturale, ha nuovamente consentito per l'estate in corso, in piazze e luoghi storici della città, manifestazioni che mettono duramente alla prova la tranquillità, la sicurezza e i diritti dei cittadini, senza che l'A. C. si faccia carico di prevenire, ma anzi agevoli, il caleidoscopio di confusione, spaccio di stupefacenti, libagioni incontrollate, risse (con morti e feriti) e quant'altro, degno corollario alla selvaggia frequentazione delle manifestazioni;• Giudicato eticamente censurabile e amministrativamente inaccettabile che l'A. C. si prenda giuoco dei cittadini consentendo l'allestimento estivo di manifestazioni che nel loro svolgersi turbano l'ordine pubblico, la serenità dei cittadini e quel poco che rimane del decoro della città;• Visti inoltre gli esiti della riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutasi a Palazzo Medici Riccardi il 9 febbraio u.s. per esaminare la questione della sicurezza in Santo SpiritoINTERROGA IL SINDACO PER SAPERE1. Perché l'A. C. continui a consentire lo svolgimento di talune manifestazioni estive in luoghi non idonei disattendendo le continue proteste e le giuste istanze dei residenti;2. perché non si renda pubblico per tempo il programma delle manifestazioni estive consultando preventivamente i cittadini;3. quali sono le condizioni contrattuali per la concessione della piazza agli organizzatori;4. se non ritenga di attivare l'Assessorato alla partecipazione per monitorare preventivamente il gradimento dei cittadini sul programma di manifestazioni da tenersi nelle piazze e nelle strade della città.Paolo AmatoFirenze, 23 maggio 2005