Allo chef internazionale Giuliano Bugialli il Fiorino d'oro

Un Fiorino d'Oro per uno chef di fama internazionale in un luogo di formazione per futuri addetti alla cucina. Stamani il sindaco Leonardo Domenici ha consegnato a Giuliano Bugialli, chef e testimonial della cucina toscana nel mondo, il massimo riconoscimento della città di Firenze. La cerimonia si è svolta presso il Centro di Formazione Professionale del Comune di Firenze dove era in corso la prova di esame prova d'esame di qualifica degli studenti dei corsi "Cucina- Pasticceria-Sala bar"."Mi fa molto piacere – ha detto il sindaco Domenici – assegnare questo riconoscimento in un luogo che fa parte della cultura di Bugialli. Firenze e la Toscana sono apprezzati in ogni parte mondo per la loro cucina e Bugialli si è dimostrato apprezzato ‘ambasciatore' del mangiar bene".Il riconoscimento, come si legge nella motivazione, viene conferito sia "per i suoi successi nel campo della ristorazione", che "per le numerose pubblicazioni, divenute dei veri e propri testi sacri per i professionisti del settore, per futuri chef, ma anche per tutti coloro che amano la buona tavola, e "testimoniano non solo la competenza e al grande conoscenza degli argomenti trattati, ma anche la passione e la straordinaria dedizione al proprio lavoro".Nella motivazione viene ricordato che "i libri da lui scritti e tradotti in numerose lingue: dal francese al tedesco, dal portoghese allo spagnolo al giapponese, hanno avuto un successo eccezionale. La sua professionalità e la capacità di affascinare il pubblico lo ha reso protagonista di programmi di cucina che sono stati trasmessi dalle reti televisive più importanti negli Stati Uniti, in Canada e in Australia, consentendogli di divenire un personaggio conosciuto e apprezzato a livello internazionale, testimonial della migliore immagine di Firenze nel mondo"."La descrizione dei piatti, le combinazioni dei cibi con selezionati vini, la variegata proposta di ricette innovative sono - si legge ancora nella motivazione - nella elaborazione di Bugialli, sempre intrecciate alla tipicità dei luoghi e delle memorie tramandate di generazione in generazione"."Ed è questo stretto e coinvolgente rapporto con il territorio - conclude la motivazione - la sua cultura e le tradizioni che costituisce al tempo stesso l'originalità, il punto di forza del lavoro di Giuliano Bugialli e il motivo che ne mantiene viva l'affinità con Firenze e il suo legame con la nostra città"."Ringrazio per questo prestigioso riconoscimento – ha detto Bugialli – che considero una tappa della mia carriera, difficile come quella dei Pirenei, ma solo una tappa, perché spero che ci sia ancora un traguardo. Il mio amore per la cucina è nato quasi per curiosità. Dopo aver contratto la brucellosi, la terapia prevedeva il soggiorno di 3 mesi al mare, 3 in collina e 3 in montagna. Fu così che trascorsi il primo periodo a Viareggio, ospite del rabbino capo di Firenze e lì mi appassionai alla cucina ebraica. Nei 3 mesi collinari a San Casciano conobbi l'attore Rossano Brazzi e la moglie, grandi appassionati di cucina e grandi ‘mangiatori'. Nel soggiorno della Consuma conobbi una famiglia romana che mangiava in continuazione, ma con una grande competenza e cultura della cucina. Ecco da lì la mia passione per la cucina e per il ‘far da mangiare' che io non considera un lavoro, ma una grande passione".Durante la sua permanenza negli Stati Uniti Bugialli ha dato alle stampe (nel 1976) il libro "The fine art in italian cooking" che Bugialli ha donato al sindaco Domenici.(fd)