«Campagna di informazione sui pericoli della somministrazione di psicofarmaci»: mozione approvata dalla commissione sanità

Una campagna di informazione, di concerto con la azienda sanitaria locale, sui pericoli della somministrazione di psicofarmaci ai bambini. E' quanto chiede una mozione approvata a maggioranza dalla commissione per le politiche sociali e della salute.«L'uso degli psicofarmaci - hanno sottolineato la presidente della commissione Susanna Agostini, ed i consiglieri Lavina Balata Orsatti, Gianni Varasi e Anna Nocentini – impedisce, nel rapporto genitori-insegnanti-ragazzi, lo sviluppo della dimensione identificatoria e comprensiva che è fondamentale nel prendersi cura nell'educazione, nella crescita emotiva dei minori e nella comprensione di quanto accade nella relazione fra adulti e bambini».«Negli ultimi anni – hanno aggiunto i quattro consiglieri – c'è stata una forte pressione per l'uso, in generale, degli psicofarmaci. In Toscana ci sono esempi di cliniche psichiatriche che hanno fatto della prescrizione di psicofarmaci l'elemento fondamentale, spesso unico, nella terapia delle persone sofferenti».«A Firenze – ha ricordato Gianni Varrasi – tale tipo di cultura, inizialmente minoritaria, in questi ultimi tempi è diventata sempre più importante. Qualche tempo fa alcuni psichiatri fiorentini pubblicizzarono il cosiddetto progetto "Pierino" in cui si poneva sotto l'ottica psico-patologica il comportamento di disadattamento infantile e adolescenziale che, invece, va ricondotto al normale disagio di quella fase della vita. Non vorremmo che questa onda lunga, economica e scientifica, investisse le problematiche dei bambini che sono un enorme mercato per l'industria farmaceutica. Le loro problematiche, tranne casi eccezionali, vanno invece ricondotte al rapporto genitori-figli-società».Nella mozione si ricorda che «con un decreto del Ministero della Salute del 22 luglio 2003 il principio attivo metilfenidato, impiegata nel trattamento delle malattie relative a "disturbi dell'attenzione con o senza iperattività" è stato eliminato dalla tabella I che individua le sostanze stupefacenti e inserito nella tabella IV che definisce gli psicofarmaci, rendendo così altamente commercializzabile tale sostanza e di facile prescrizione medica».Il documento impegna il sindaco a chiedere al Ministro della Sanità «di ricondurre nella tabella degli stupefacenti, non facilmente commerciabili, il metilfenidato» e «che sulle scatole degli psicofarmaci per uso pediatrico venga riportato in appositi riquadri l'informazione che tali prodotti possono indurre al suicidio». (fn)MozioneOggetto: psicofarmaci per uso pediatricoIl Consiglio ComunalePremessoche con decreto del Ministero della Salute del 22.7.2003 "Aggiornamento delle tabelle contenenti l'elenco delle sostanze stupefacenti e psicotrope" il principio attivo metilfenidato, impiegata nel trattamento delle malattie relative a "disturbi dell'attenzione con o senza iperattività(Attentino Deficit Hyperactivity Disordere- ADHD)" è stata eliminata dalla tabella I che individua le sostanze stupefacenti e inserita nella tabella IV che definisce gli psicofarmaci, rendendo così altamente commercializzabile tale sostanza;Consideratoche in Italia si è recentemente conclusa una indagine epidemiologica definita"Progetto Prisma" e che ha visto coinvolti genitori ed insegnanti in molte città d' Italia, fortunatamente non Firenze;Consideratoaltresì che in ambito scientifico è tuttora fortemente messa in dubbio la possibilità di diagnosi di questa patologia specifica e che l'uso degli psicofarmaci impedisce lo sviluppo della dimensione identificatoria e comprensiva che è fondamentale sia nel prendersi cura nell'educazione che nella crescita emotiva dei minori;Vistoche in alcuni Paesi, come Canada, Australia,Nuova Zelanda e Giappone recentemente è stato proibito il metilfenidato e tutti gli psicofarmaci ai minori di 18 anni,impegna il Sindacoa chiedere al Ministro della Sanità di ricondurre nella tabella degli stupefacenti, non facilmente commerciabili, il metilfenidato;a chiedere al Ministro della Sanità che sulle scatole degli psicofarmaci per uso pediatrico venga riportato in appositi riquadri l'informazione che tali prodotti possono indurre al suicidio;a intervenire ,quale autorità sanitaria cittadina, in raccordo con la Asl e il Provveditorato agli studi, al fine di essere informato in merito al tema su questionari che siano o saranno distribuiti nelle scuole;a predisporre una campagna di informazione, di concerto con la Asl, sui pericoli della somministrazione di psicofarmaci ai bambini.