Sicurezza stradale, in autunno lavori in via Pistoiese. L'assessore Cioni: "Interventi strutturali per ridurre le cause di incidenti. Ma prima di tutto serve il rispetto del codice della strada"
Quindici morti, diciassette le persone gravemente ferite e in prognosi riservata, oltre 2.300 incidenti. E' questo il bilancio degli incidenti stradali dal primo gennaio ad oggi tracciato oggi dall'assessore alla vivibilità e sicurezza urbana Graziano Cioni che proprio contro i morti e i feriti sulla strada annuncia un piano di azione basato sulla prevenzione. Una prevenzione che passa attraverso le campagne di sensibilizzazione al rispetto del codice della strada ma che d'ora in poi farà degli interventi strutturali sulle strade a maggior rischio incidenti uno degli elementi fondamentali. Già individuata la prima arteria su cui intervenire: via Pistoiese. "Su questa strada spiega l'assessore Cioni negli ultimi mesi sono morte tre persone.E' necessario quindi intervenire subito. Per questo abbiamo istituito un gruppo di lavoro costituito dall'ufficio analisti incidentalità della Polizia Municipale che fornisce i dati relativi alle strade più pericolose e alle cause degli incidenti, dalla direzione mobilità per la progettazione e da quella servizi tecnici per gli interventi sulle strade e dai rappresentanti della Società della Salute per quanto riguarda appunto le ripercussioni nell'ambito della salute degli incidenti. Questo gruppo è già al lavoro su via Pistoiese". La progettazione dell'intervento dovrebbe essere pronto entro metà luglio in modo da partire con i lavori in autunno, forse già da settembre. L'obiettivo è realizzare lavori in modo da ridurre la tendenza a premere sull'acceleratore e a mettere in sicurezza la strada iniziando dagli incroci con l'istituzione delle rotatorie che, dove sono state realizzate, hanno ridotto fortemente gli incidenti soprattutto quelli più gravi. Allo studio anche la separazione fisica delle carreggiata, come già sperimentato con successo in viale Lavagini, per evitare inversioni a U e svolte vietate. Gli interventi per la messa in sicurezza della strada saranno l'occasione per riqualificare la zona con aiuole, nuovi alberi e marciapiedi più larghi.Tornando ai dati, l'ufficio analisi incidentalità della Polizia Municipale ha evidenziato le strade dove si è verificato il maggior numero di sinistri dal primo gennaio al 31 maggio. La maglia nera se l'aggiudica via Baracca con 51 incidenti, seguita da viale Strozzi con 50, via di Novoli e via Pistoiese con 41, via Pisana con 31, via Pratese con 30, viale Guidoni e viale Lavagnini con 29 incidenti. E proprio la drastica riduzione del numero dei sinistri in viale Lavagnini dopo l'installazione degli spartitraffico è una delle motivazioni alla base del piano di "aggressione" alle strade a maggio rischio. "La sperimentazione in viale Lavagnini testimonia che gli interventi strutturali sono utili per ridurre gli incidenti ribadisce l'assessore Cioni . Dall'autunno scorso i sinistri sono diminuiti dell'80%, soprattutto quelli più gravi, portando viale Lavagnini dal primo all'ottavo posto nella tragica classifica delle strade più pericolose". Dallo studio dell'ufficio analisi della Polizia Municipale emergono anche altri dati interessanti: il giorno con il maggior numero degli incidenti è il mercoledì con 344, seguito a breve distanza da martedì (329), lunedì (328) e venerdì (323). La fascia oraria dove si registrano più sinistri è quella compresa tra le 16 e le 19 (390 incidenti) seguita da quella tra le 9 e le 12 (375) e quella dalle 13 alle 16 (367).Ma gli incidenti non hanno soltanto conseguenze gravi per le persone e le famiglie direttamente coinvolte. I sinistri stradali hanno infatti ripercussioni notevoli anche in termini di salute generale e di costi sociali. "Proprio per valutare questa incidenza spiega Fabio Focardi direttore della Società della Salute abbiamo avviato un'analisi incrociando i dati degli incidenti con quelli delle prestazioni sanitarie. Ebbene, nel 2002, anno per il quale abbiamo già terminato l'analisi, a fronte di 5.350 incidenti con feriti e i morti (nel 2002 furono 23) nei pronto soccorso sono arrivate e sottoposte a qualche tipo di trattamento 4.016 persone per un totale di 17.722 prestazioni effettuate. In termini di costo per il sistema sanitario si tratta di quasi 372mila euro. Se poi si considera i ricoveri (per 670 persone) si deve aggiungere un ulteriore milione e 805mila euro". Cifre relative ai costi del 2002 che, aggiornati ad oggi, sarebbero di circa 500mila euro per le prestazioni di pronto soccorso e 2 milioni circa per i ricoveri. "Si tratta di costi aggiunge ancora Focardi che possono essere ridotti anche a vantaggio di una maggiore funzionalità del sistema sanitario. Meno incidenti significa meno ricoveri e più posti letto per le altre patologie. E, perché no, si può chiedere all'Azienda sanitaria di utilizzare i fondi risparmiati per finanziare interventi strutturali sulle strade per prevenire gli incidenti".Dall'analisi emerge infine il tipo di ferite e di lesioni riportante dalle persone coinvolte in incidenti: in oltre il 42% dei casi (280 persone) si tratta di fratture, tra cui molte gravi (ad esempio 9 alla volta/base cranica, 12 emorragie intracraniche, 3 della rachide con lesione del midollo spinale). Sono state invece 220 le persone che hanno riportato trauma cranico (pari ad oltre il 32% del totale). (mf)