Nocentini, Pieri e De Zordo: «Sì al bosco nella Piana per ridurre l'inquinamento. Per l'inceneritore è solo un palliativo che non risolve»

Questo il testo dell'intervento della Capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini e del consigliere Leonardo Pieri e Ornella De Zordo, capogruppo de "Unaltracittà/Unaltromondo", a seguito dell'esposizione, nelle seduta comngiunta delle commissioni ambiente e sanità della "Valutazione di un sistema del verde per la mitigazione dell'impatto del termovalorizzatore sulla qualità dell'aria della piana fiorentina" da parte del professor Stefano Mancuso (dipartimento di ortoflorofrutticultura dell'università di Firenze):«Vogliamo sottolinearne alcuni aspetti controversi contraddittori della creazione di un bosco di 25 ettari nell'area intorno al possibile termovalorizzatore.Si conferma che il bosco è molto utile per abbattere l'inquinamento atmosferico ed è evidente che andrebbe fatto comunque, in una zona inquinata come la Piana, indipendentemente dalla presenza o meno di un inceneritore. Se poi si afferma che è necessario intervenire in vista dell'impianto di incenerimento, significa che si riconosce che il termovalorizzatore emette sostanze inquinanti e pericolose. Tra l'altro nello studio del professor Mancuso mancano i dati relativi all'abbattimento di diossine, che sono le sostanze più temibili nelle emissioni del termovalorizzatore e che secondo la VIS non sono quantificabili.Inoltre preoccupa la tempistica dell'intervento poiché se anche gli alberi fossero piantati oggi, essi sarebbero "a regime" solo nell'arco dei prossimi dieci anni e solo allora avremmo degli effetti nella riduzione dell'inquinamento atmosferico.Gli studi in questione sono stati effettuati su dati rilevati alcuni anni fa prima che fosse cantierizzata e in corso di realizzazione la terza corsia autostradale, che porterà ad un grande innalzamento dei livelli di inquinamento, grazie al progressivo e considerevole aumento del traffico veicolare.E' riaffermato il principio della fisica per cui "niente si fa e niente si distrugge", ammettendo così che l'intervento proposto non elimina e non riduce l'inquinamento tour court, ma trasforma solamente l'inquinamento atmosferico in inquinamento ambientale. E' vero che gli alberi assorbono le sostanze inquinanti dall'aria e le restituiscono ossigeno, ma non eliminano gli inquinanti, anzi li trattengono con la concreta possibilità di inquinare il suolo, le falde acquifere, ecc. Tant'è vero che lo stesso professor Mancuso ha affermato che "il bosco andrebbe recintato in quanto area di bonifica" risultando quindi pericoloso per l'ambiente e la salute dei cittadini della piana.Questo intervento di forestazione viene sventolato dalla maggioranza di Palazzo Vecchio come l'unico modo per controbilanciare la costruzione dell'inceneritore di fronte a un'opinione pubblica sempre più preoccupata, ma è solo un palliativo che non risolve.E' sconcertante che, malgrado i dati forniti dalla terza fase della VIS, l'amministrazione voglia accelerare i tempi per la costruzione del termovalorizzatore a Case Passerini».(fn)