Incontro Domenici-Martini, FI: «La montagna ha partorito il topolino e i nodi dello sviluppo di Firenze rimangono irrisolti»

«L'incontro è servito solo a confermare la difficoltà nella gestione dei nodi fondamentali dello sviluppo di Firenze: aeroporto, termovalorizzatore, società partecipate, piano di Castello. Sono nodi che purtroppo rimangono irrisolti». Questo il giudizio del capogruppo di Forza Italia Paolo Amato e del vicecapogruppo Gabriele Toccafondi sul faccia a faccia tra il presidente della Regione Claudio Martini e il sindaco Leonardo Domenici di mercoledì scorso.«E' noto da tempo – ha ricordato Amato – che, in vista delle prossime elezioni politiche, l'Ulivo ha bisogno di trovare un accordo con Rifondazione Comunista. Un accordo che sacrifica lo sviluppo di Firenze. Di questa contraddizione sono consapevoli sia la maggioranza che governa a Palazzo Vecchio che le stesse categorie economiche. Mercoledì scorso si è preferito fare solo grandi discorsi. Su termovalorizzatore e piano di Castello si è preferito prendere tempo. Quanto allo scalo aeroportuale di Peretola si è scelto di favorire quello di Bologna».«Grande confusione c'è poi sulle società partecipate – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia – per rilanciare Firenze Fiera, come primo atto di buon senso e di apertura, andava azzerato il vertice societario ma così non è stato, a parte le dimissioni dell'amministratore delegato. Non va bene neanche per Firenze Mostre che vorrebbe trasformarsi in fondazione ma che andrebbe, visto i pessimi bilanci, sciolta. Il nuovo consiglio di amministrazione è un po' "fiore all'occhiello" e un po' "foglia di fico" ma non c'è coerenza con il disegno di trasformazione in Fondazione. Anche perché uno dei nominati, il sovrintendente Antonio Paolucci, in commissione cultura si dichiarato contro la Fondazione. Se si intende dar vita ad una fondazione Firenze Mostre va chiusa: occorre discontinuità, la fondazione non può essere l'altro nome di questa società. Intanto al nuovo amministratore delegato Pamolli chiediamo di certificare il bilancio».«Fra Domenici e Martini non vedo strategie comuni – ha rilevato Gabriele Toccafondi - a parte un generico richiamo alla necessità di incontrare il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per discutere dell'Alta Velocità. Quanto all'aeroporto il nostro sindaco, caso unico in Italia, ha già optato per quello di un'altra città, ovvero Bologna. Mercoledì scorso si è parlato del piano di Castello e del termovalorizzatore ma non si definiscono modi, tempi e priorità di progetti fondamentali per il futuro di Firenze che, come se non bastasse, sta intanto perdendo congressi e fiere a favore di Roma e Rimini».«Infine – ha concluso il vicecapogruppo di Forza Italia – i conti del bilancio consuntivo 2004 dimostrano con tutta evidenza che la Regione Toscana non aiuta i Comuni e specialmente il capoluogo di regione. Il consuntivo evidenzia che la Regione Toscana dei 44 milioni di euro di trasferimenti promessi ne ha versati al Comune quasi 6 milioni in meno. Ma più in generale sui trasferimenti regionali, la giunta Martini nonostante abbia un bilancio di più di 8 miliardi di euro, mette a disposizione dei Comuni solo il 3% dei suoi fondi. Niente viene dato in più a Firenze che come capoluogo di regione si fa carico di spese e di attività di carattere regionale. Anche per quanto riguarda il "fondo sociale nazionale" le cose non sono molto diverse. Il Governo nazionale garantisce alle Regioni un vero e proprio "fondo annuale" che negli ultimi anni è aumentato. Il problema è come la Regione distribuisce questi fondi: anzitutto trattiene una percentuale che utilizza autonomamente anche se i servizi sociali sono tutti gestiti direttamente dai Comuni. Poi è quantomeno strano il criterio della distribuzione realizzato non sui criteri dei bisogni sociali delle realtà locali ma in base al numero dei residenti». (fn)