Gonfaloni pubblicitari, Razzanelli (UDC): «Perché il Comune ha ceduto la gestione ad una multinazionale senza una gara pubblica?»

«Una decisione che danneggerà cinque piccole aziende locali, tra l'altro riunitesi in un consorzio per meglio gestire i gonfaloni pubblicitari. E tutto per sostituire agli operatori locali una multinazionale. Ma c'è di più: al posto degli attuali gonfaloni, avremmo delle ‘aste' piantate sul suolo pubblico». Lo ha detto il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli a proposito «del contratto stipulato tra l'amministrazione e Firenze Mobilità Spa che riguarda i lavori del "project financing». Razzanelli ha presentato una mozione nella quale chiede «una proroga al 31 dicembre per trovare una soluzione al problema delle aziende che gestiscono attualmente i gonfaloni».«All'interno del verbale di ricognizione – ha aggiunto l'esponente del centrodestra – è contenuto un piano della pubblicità che avrà come conseguenza l'installazione a Firenze di impianti di grandi dimensioni. E pensare che, quando nel 2001 venne approvato il "piano generale degli impianti pubblicitari" che abrogava e sostituiva quello precedente, si decise di eliminare i gonfaloni per motivi ambientali. Dal 30 giugno prossimo, sui viali avremmo 600 ‘aste portabandiera' e non più i gonfaloni pubblicitari sui pali della luce, che ovviamente rimarranno al loro posto».«Inoltre – ha aggiunto Razzanelli – sono previsti molti altri impianti di grande formato in zone dove, per decoro urbano, non erano mai stati affissi nemmeno i gonfaloni; parlo di aree come lungarno Giraldi, piazzale Donatello, viale Galilei, viale Michelangelo, ponte San Nicolò. Mi domando a questo punto se le pretese tutele ambientali, e quelle legate alla sicurezza, erano solo un pretesto. Sappiamo bene che, in caso di vento e bufera, i gonfaloni, essendo manufatti di tela, al massimo possono rompersi, ma non cadono e non possono provocare gravi danni».«Dagli atti apprendiamo inoltre che nel primo contratto del project era stato inserito un piano di pubblicità per circa 600 metri quadrati – ha sottolineato il capogruppo dell'UDC – a questo si è andato a sommare prima un altro piano per ulteriori 1.132 metri quadrati, inserito nel verbale di ricognizione del 26 novembre 2003 e infine il verbale di ricognizione del 10 marzo 2005, che contiene un piano sostitutivo che prevede oltre 3.000 metri quadrati di impianti che saranno collocati sul territorio». «Una mozione andrà in discussione lunedì mattina nella commissione sviluppo – ha concluso Razzanelli – sono sicuro che verrà poi approvata dal consiglio comunale. Per cedere tutta la pubblicità, eccetto quella "murale", l'amministrazione ricaverà circa 30 milioni di euro in trent'anni: già ora il Comune riceve dai gestori dei gonfaloni circa 1milione e 200mila euro l'anno. Ma perché non si è fatto una gara pubblica aperta al miglior offerente per poter ricavare il massimo dalla vendita di questi spazi, viste le necessità di bilancio del Comune? ». (fn)