"Auto d'epoca" e provvedimenti restrittivi della circolazione, interrogazione di Bosi (FI)
Una interrogazione per conoscere «i motivi del coinvolgimento delle auto cosiddette auto d'epoca nei provvedimenti restrittivi della circolazione adottati nei confronti delle auto non catalizzate» è stata presentata dal consigliere di Forza Italia Enrico Bosi.«L'ordinanza 5403 del 12 luglio del 2002 scrive Bosi consentiva alle auto d'epoca di circolare liberamente sul territorio comunale pur mancando di impianto di catalizzazione. Con una successiva ordinanza del 1 febbraio 2003 si è revocata tale disposizione includendo tali veicoli nel novero di quelli cui è imposto il blocco di tre giorni alla settimana, fatte salve ulteriori restrizioni, e il divieto assoluto di circolazione a partire dal gennaio 2005».«In tutta Italia ha sottolineato il consigliere di Forza Italia la sola Regione Toscana ha adottato specifico provvedimento di blocco totale della circolazione a partire dal gennaio 2006 per tutti i veicoli immatricolati prima del 1993 allineandosi così al precedente provvedimento del Comune di Firenze. In altri Comuni, come Torino, la circolazione di tali veicoli è consentita senza limitazioni: hanno prevalso le considerazioni, di buon senso, sul loro limitato numero e sulla sporadicità delle uscite. Peraltro la nostra città ospita una tappa delle Mille Miglia, è sede di un "Topolino Club" e di altre analoghe associazioni ma poi adotta provvedimenti restrittivi della circolazione dei veicoli iscritti all'ASI. Secondo Bosi «nell'adozione di questi provvedimenti sono prevalse le stesse logiche assurde e vessatorie che hanno portato all'approvazione del provvedimento sugli esigui incentivi alla trasformazione a gas, peraltro non realizzabile su molte vetture d'epoca».Il consigliere di Forza Italia vuole sapere dal sindaco «se non ritenga dimostrazione di buon senso escludere le auto d'epoche dai provvedimenti restrittivi della circolazione attualmente vigenti» e «se ritenga abbia ancora un senso ospitare a Firenze manifestazioni pubbliche con auto d'epoca quando queste vengono poi assoggettate a restrizioni e penalizzazioni». (fn)Questo il testo del'interrogazione:INTERROGAZIONEPer conoscere i motivi del coinvolgimento delle auto cd. d'epoca nei provvedimenti restrittivi della circolazione adottati nei confronti delle auto non catalizzate.Proponente: Bosi (F.I.)Preso atto che l'ordinanza n. 5403 del 12/7/2001 consentiva alle cd. auto d'epoca di circolare liberamente sul territorio comunale pur mancando di impianto di catalizzazione e che con successiva ordinanza n. 10691 del 1/2/2003 si è revocata tale disposizione includendo i predetti veicoli nel novero di quelli cui è imposto il blocco di tre giorni alla settimana (fatte salve ulteriori restrizioni) e il divieto assoluto di circolazione a partire dal gennaio 2005;Preso atto che in tutta Italia la sola Regione Toscana, peraltro già inadempiente in merito all'applicazione della normativa di cui alla L. 340/2000 in materia fiscale (60 euro di tassa di possesso contro i 20-30 od esenzione delle regioni Piemonte e Lombardia ad esempio), ha adottato specifico provvedimento di blocco totale della circolazione a partire dal gennaio 2006 per tutti i veicoli immatricolati prima del 1993 allineandosi così al precedente provvedimento del Comune di Firenze;Constatato come negli altri comuni italiani (vedasi Torino ed altri) si sia consentita la circolazione di tali veicoli senza limitazioni, prevalendo le considerazioni, di buon senso, sul loro limitato numero e sulla sporadicità delle uscite;Rilevato come assurdamente Firenze ospiti una tappa delle Mille Miglia, sia sede di un Topolino Club e di altre analoghe associazioni e poi adotti provvedimenti restrittivi della circolazione dei veicoli iscritti all'ASI (60.000 iscritti in tutta l'Italia);Rilevato come nell'adozione dei provvedimenti su richiamati siano prevalse le stesse logiche assurde e vessatorie che hanno portato all'approvazione del provvedimento sugli esigui incentivi alla trasformazione a gas (peraltro non realizzabile su molte vetture d'epoca)INTERROGA IL SINDACO per sapereSe non ritenga dimostrazione di buon senso escludere le auto d'epoche dai provvedimenti restrittivi della circolazione attualmente vigenti;se ritenga abbia ancora un senso ospitare a Firenze manifestazioni pubbliche con auto d'epoca quando queste vengono poi assoggettate alle restrizioni e penalizzazioni di cui sopra.