Cantiere in via Bronzino, Rifondazione e "Unaltracittà/unaltromondo": «Lavori in tempi certi e brevi, è una vergogna che oggi nessuno vi lavori»
Questo il testo dell'intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini, dei consiglieri Leonardo Pieri e Monica Sgherri, della capogruppo di "Unaltracittà/unaltromondo" Ornella De Zordo e di Marco Mantechi, consigliere di Rifondazione al Quartiere 4:«Il vicesindaco Matulli dovrebbe preoccuparsi di garantire la vivibilità della città, specialmente all'inizio di un periodo di inevitabili difficoltà, piuttosto che accusare le opposizioni di sinistra, Rifondazione Comunista e Unaltracittà/unaltromondo, di "cavalcare sul traffico gli stessi argomenti polemici della destra". E' l'amministrazione comunale che non è credibile se, dopo un'informazione comunque non soddisfacente, insiste nell'attuare il suo programma non garantendo prima che tutte le condizioni siano al meglio e che quanto si può fare per ridurre il disagio dei cittadini sia stato fatto. La necessità di chiudere il cantiere di metà carreggiata di via Bronzino prima di riaprire al traffico è stata sollevata dai nostri gruppi consiliari nei giorni scorsi, da una delibera del quartiere 4 e direttamente dai cittadini. Allo stato attuale i bus percorrono invece quella parte di strada stretti fra il cantiere con un dislivello di 40/50 centimetri e lo strettissimo marciapiede, al limite della sicurezza per residenti, viaggiatori e autisti. Quel cantiere doveva essere aperto e concluso prima delle modifiche alla viabilità legate ai lavori di tramvia, in modo da usare via Bronzino, se necessario, per sollevare via del Sansovino e piazza Batoni. La beffa inaccettabile è che oggi, data di apertura di una carreggiata a bus in via Bronzino, il cantiere è chiuso, nessuno vi lavora come abbiamo constatato personalmente; stamani nessun vigile era presente nelle prime ore del mattino ed era evidente la carenza di informazioni Ataf, e ciò ha creato una situazione che grava tutta sui cittadini e che non può essere risolta con inviti alla pazienza ma piuttosto con interventi immediati per riattivare il cantiere ed arrivare alla sua chiusura in tempi certi e brevi. Se il cantiere , che doveva chiudersi a fine maggio, venisse chiuso soltanto a luglio, come ipotizzato in questi giorni sulla stampa, è indispensabile individuare soluzioni diverse per il transito dei bus, altrimenti si saranno create le condizioni peggiori per dare avvio al progetto tramvia e per creare consenso intorno ad esso. Affiancarsi alle preoccupazioni dei cittadini, come ha fatto anche il Consiglio di quartiere 4, non è cavalcare la polemica, e vorremmo capire se il vicesindaco Matulli reputi di sinistra il ritardo nell'attuazione dei progetti e l'incapacità di gestire situazioni che l'Amministrazione ha il dovere e la responsabilità di gestire al meglio».(fn)