Una lapide alla Fortezza da Basso per ricordare Paolo Barile
"Qui fu incarcerato Paolo Barile l'8 novembre 1943, 10 settembre 1917-1° giugno 2000, partigiano combattente, torturato a Villa Triste dalla polizia fascista. Qui si fortificò il suo fermo sentire dei valori irrinunciabili di libertà e giustizia sociale fondamento della Costituzione Italiana a difesa della quale dedicò la sua vita e i suoi studi. 1° giugno 2005, il Comune di Firenze nel 60° anniversario della Liberazione". E' quanto i fiorentini possono leggere nella targa scoperta stamani alla Fortezza Da Basso dal vicesindaco Giuseppe Matulli e dalla vedova di Barile, la signora Lia.Una localizzazione non causale. Paolo Barile, dopo il suo arresto ad opera della polizia fascista, fu incarcerato proprio alla Fortezza da Basso.Folta la rappresentativa dell'Amministrazione comunale. Oltre al vicesindaco Giuseppe Matulli, erano presenti gli assessori Tea Albini, Cristina Bevilacqua e Simone Siliani, il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini e numerosi consiglieri tra cui Dario Nardella, Daniele Baruzzi, Titta Meucci, Anna Soldani, Alessandro Falciani, Ornella De Zordo e Leonardo Pieri. Ma erano presenti anche i familiari di Barile, alcuni dei suoi allievi come Stefano Merlini, Stefano Grassi e Paolo Caretti, il prorettore vicario dell'Ateneo fiorentino Calogero Surrenti, il preside della Facoltà di Giurisprudenza Alfredo Corpaci, personalità come Roberto Zaccaria, Stefano Passigli, Pancho Pardi solo per citarne alcuni."Molti fiorentini sono stati allievi di Paolo Barile ha esordito il vicesindaco Matulli ma la città ha imparato a conoscerlo non soltanto per la sua alta attività in campo accademico e i suoi studi giuridici. Paolo Barile ha sempre dimostrato grande passione civile in tutti i numerosi aspetti della sua vita: sia nell'attività professionale sia nell'impegno pubblico in consiglio comunale e nel governo, ma anche negli incontri con i cittadini. Dobbiamo fare tesoro della sua passione civile, ricordare e prendere a esempio non soltanto la tolleranza da vero laico che ha sempre improntato la sua vita, ma anche il rispetto per le idee altrui e la ricerca di un punto di contatto con gli altri". Dopo il vicesindaco Matulli hanno preso la parola il prorettore Surrenti e Enzo Cheli. La chiusura della cerimonia è stata affidata a Italo dall'Orto che ha letto alcuni passaggi degli scritti di Barile.La giornata di iniziative in ricordo di Barile è proseguita nel pomeriggio nel Salone de' Dugento con l'incontro "I valori della Costituzione Repubblicana nel pensiero e nell'opera di Paolo Barile". L'incontro, coordinato dal senatore Stefano Passigli, ha visto la partecipazione di Paolo Caretti, Enzo Cheli, Ugo De Siervo, Stefano Grassi, Stefano Merlini, Roberto Zaccaria.Infine in serata si svolgerà la fiaccolata in difesa della Carta Costituzionale organizzata la Cgil toscana. L'appuntamento è per le 20.30 in piazza Santissima Annunziata dove prenderà il via un corteo alla volta di piazza Signoria dove sono previsti interventi del sindaco Leonardo Domenici, del segretario della Cgil toscana Luciano Silvestri, del presidente della Regione Toscana Claudio Martini e del costituzionalista Stefano Grassi. (mf)