Premio Le Muse, sabato nel Salone de' Cinquecento premiazione per Zavoli, Vangi, Barbara De Rossi e Vanzina

Presentata stamani nella Sala di Lorenzo di Palazzo Vecchio la quarantesima edizione del Premio Internazionale Le Muse. Fondato da Giuliana Plastino Fiumicelli e promosso dal sindaco Giorgio la Pira nel 1965, il Premio viene attribuito a personalità illustri del campo culturale, dalla pittura alla letteratura dal cinema al teatro, che si siano particolarmente distinte nel corso della loro carriera. Quest'anno durante la cerimonia, che si svolgerà sabato 4 giugno alle 17, nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento saranno premiati tra gli altri il giornalista Sergio Zavoli, lo storico Giuseppe Talamo, il pianista Michele Campanella, il regista Carlo Vanzina, la soprano Denia Mazzola Gavazzeni, l'artista Giuliano Vangi e l'attrice Barbara De Rossi. "Si tratta di un premio veramente prestigioso per Firenze – ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani- fondato quarant'anni fa, mostra ancora oggi la sua vitalità e grazie all'alto valore dei premiati pone Firenze in una posizione di rilievo in campo culturale". Nel corso degli anni Le Muse è riuscito a portare a Firenze personalità del calibro di Chagall, Ingrid Bergmann, Vittorio De Sica, Maria Callas, diventando così un premio ambito e conosciuto non solo in Italia ma anche all'estero. A dimostrazione dell'alto prestigio del riconoscimento i complimenti ricevuti quest'anno dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per l'alto valore culturale ed artistico dei premiati. "Vorrei segnalare alcuni aspetti particolarmente rilevanti di questa manifestazione: in primo luogo – ha commentato l'assessore alle tradizioni popolari fiorentine Eugenio Giani – l'impegno da sempre promulgato dall'Accademia che sta dietro Le Muse, che durante l'anno lavora per far sì che il Premio non sia un momento isolato ma il risultato di un'intensa attività cultuale Vorrei poi annunciare che nell'occasione della consegna dei premi sarà consegnata una medaglia speciale a chi si è reso meritorio di diffondere la tradizione fiorentina, infine spero – ha concluso Giani - che dall'anno prossimo ci possa essere anche un premio dedicato allo sport". (pc)