Pinocchio, un dibattito per saperne di più e conoscere più a fondo il profilo di Carlo Lorenzini
"Il giallo di Pinocchio Ipotesi sui luoghi e personaggi reali che ispirarono Carlo Lorenzini". E' il titolo del convegno che si svolgerà il 3 giugno (ore 17.30) nel Salone de' Dugento in Palazzo Vecchio. Il dibattito vuol essere una rassegna di opinioni su interpretazioni, luoghi e personaggi su cui si ispirò Carlo Lorenzini per la redazione di quel libro che, dopo la Bibbia, è quello più tradotto e probabilmente più famoso nel mondo.Pinocchio fu redatto nell'ultimo periodo di vita di Lorenzini e pubblicato a puntate fra il 1881 e il 1883, quando lo scrittore aveva 55 anni. I luoghi della sua ispirazione quindi possono davvero essere stati quelli attorno a Castello, con personaggi che testimonianze verbali, ci indicano come viventi e che incontrava quando si recava nella villa del "Bel riposo", indicata come villa Rapi, che il fratello Paolo, direttore generale delle Manifatture Ginori, prendeva ogni anno in affitto per alcuni mesi e trasferiva lì tutta la famiglia., compresa la madre Angiolina.Certo è che la vita di Lorenzini si svolse tutta a Firenze, fra via Taddea dove nacque, via S. Apollonia e via Rondinelli, dove scrisse materialmente il romanzo di Pinocchio e visse fino alla morte nel 1890."Il dibattito del 3 giugno ha spiegato l'assessore alle tradizioni popolari Eugenio Giani ha lo scopo di mettere a confronto persone che si sono documentate sulla vita di Carlo Lorenzini, per approfondire aspetti storico-biografici e per il messaggio che emerge non solo dal romanzo di Pinocchio, ma anche dell'impegno civile dell'insigne fiorentino, protagonista del Risorgimento". Lorenzini infatti si arruolò due volte nelle campagne risorgimentali. Prima nel 1848 nella battaglia di Curtatone e Montanara e quindi nel 1859 in quella di Custoza. Lorenzini fu anche amico dei Macchiaioli e protagonista quindi delle nuove correnti artistiche dell'ottocento fiorentino e toscano, e fondatore di esperienze letterarie come le riviste "Il Lampione" e "Scaramuccia", ripetutamente oggetto di censura e anche di chiusura da parte della polizia granducale."Ai partecipanti a questo dibattito ha aggiunto l'assessore Giani saranno offerti particolari solitamente sconosciuti sul personaggio Lorenzini e che esulano dalla genesi del romanzo sul celebre burattino. Lo scopo dell'iniziativa è duplice: da un lato far conoscere il profilo del fiorentinissimo Carlo Lorenzini, perché anche la sua città possa individuare iniziative opportune per ricordarne la figura, e dall'altro approfondire, attraverso l'analisi del personaggio di Pinocchio le fonti che hanno ispirato Lorenzini e il collegamento con varie zone della città come Castello Peretola o anche comuni vicini come Sesto Fiorentino"."Tutto questo ha concluso l'assessore Giani non significa aprire un conflitto di appartenenza con Collodi, ove Lorenzini ebbe sicuramente fonti di ispirazione. E nessuno può ignorare il lavoro che dagli anni cinquanta l'omonima Fondazione sta sviluppando, con la quale invece il Comune di Firenze vuol collaborare strettamente per far emergere accanto al personaggio di Pinocchio, lo scrittore, la figura civica del fiorentino Carlo Lorenzini".Al dibattito, coordinato dall'assessore Giani, interverranno Pierfrancesco Bernacchi, segretario della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Riccardo Cardellicchio, giornalista e assessore alla cultura del Comune di Fucecchio, Marco Conti, scrittore, Gianni Gianassi, sindaco di Sesto Fiorentino, Daniela Marcheschi, scrittrice e consigliere della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Massimo Ruffilli, docente universitario, Anna Soldani, consigliere comunale della commissione consiliare cultura. Presenta il giornalista Fabrizio Borghini. Parteciperà il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi.Il dibattito rientra fra i 101 eventi del "Genio Fiorentino" e rappresenta un contributo del Comune di Firenze alla rassegna.(fd)